Il mondo capitalistico e’ basato sulla illegalita’. Mi scuso a priori con il lettore per questa mia fuoriuscita apologetica
Provate ad immaginare cosa sarebbe il mondo oggi senza l’illegalita’ Credo che i primi a rendersene conto, storicamente siano stati i politici e i religiosi, la Chiesa Cattolica in due mila anni grazie all’illegalita’ ha accumulato un patrimonio da fare invidia allo Stato Italiano. La fabbrica d’illegalita’ resta per eccellenza la politica, madre di tutte le ingiustizie, ai politici le persone oneste con il senso civico non interessano. Ai politici interessano solo chi porta voti, non importa che siano poi avvocati, magistrati, imprenditori, malavitosi, ossia coloro che vivono nell’illegalita’ e sopra della legge. Entrando nel merito e in dettagli, molti di noi quando non sappiamo a che tram aggrapparci ci appelliamo all’articolo terzo della Costituzione: “ogni cittadino e’ uguale davati alla legge”, ma quando andiamo ad esaminare ogni legge scopriamo che non vi e’ nessuna legge al mondo che sia realmente uguale per tutti. Basterebbe soffermarci sull’articolo primo della Costituzione Italiana:” L’italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro”, sulla Carta possiamo riempirci la bocca, ma nella realta’ quotidiana trovare un lavoro che non sia illegale e’ cosa alquanto difficile, chiedetelo ai precari, disoccupati e licenziati. Adesso vorrei ritornare un attimo al senso civico dei cittadini, se non gettiamo la carta a terra molti operatori ecologici perderebbero il lavoro, se i politici fossero tutti onesti molti avvocati e guardie del corpo perderebbe il lavoro a partire dai 18 gorrillas che seguono il Primo Ministro Italiano. Senza falsi in bilancio non ci sarebbero commecialisti. Senza politici “semi-analfabeti” non ci sarebbero portaborsi e fannulloni. Senza il clientelismo in Itallia non ci sarebbe piu’ lavoro. Possiamo affermare che in un mondo capitalistico chiunque guadagni dieci volte piu’ di un altro cittadino, vive nell’illegalita’. Pensare che questo mondo si possa cambiare con la politica, e’ assolutamente assurdo. In uno Stato di diritto, tanto per restare sul tema del titolo, per un anarchico non e’ vivere come si e’ sempre pensato in un mondo senza leggi, ma in uno con piu giuste ed uguali per tutti….