L'informazione è quello che crede la gente. La verità non è assoluta, esistono per uno stesso fatto più punti di osservazione, più analisi, più interpretazioni. La verità è discussione, è molteplice, è un percorso. La menzogna, invece, è assoluta. Trae forza da sé stessa, dalla sua ripetizione, dal suo boato su più giornali. E' gridata da più voci di servi, rimbalzata su più canali televisivi di parte. La menzogna si riconosce dal livello dei decibel. La verità va spiegata, la menzogna è propagandata. L'informazione italiana è al servizio della menzogna. Una persona informata è libera di scegliere e dalla sua scelta, anche minima, ha origine la democrazia dal basso.
Il 4 ottobre 2009 nascerà un Movimento di persone, in cui ogni persona avrà un peso, senza capibastone, mandamenti, sezioni, strutture provinciali, regionali, tessere, correnti. Sarà presentato il programma del Movimento in 7 punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini. Oggi pubblico la proposta per l'Informazione per ricevere i vostri contributi.
INFORMAZIONE
L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo. L’informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano.
Le proposte:
– cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
– eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
– nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
– le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un'asta pubblica ogni cinque anni
– abolizione della legge del governo D'Alema che richiede un contributo dell'uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisione
– nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l'azionariato diffuso con proprietà massima del 10%
– abolizione dell'Ordine dei giornalisti
– vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
– un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai partiti
– abolizione della legge Gasparri
– copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
– statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
– introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
– eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
– allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
– tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato
– riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
– abolizione della legge Urbani sul copyright
– divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali
– depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all'atto della querela)
– abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all'accesso wi fi.
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