Sì all’informazione …. vera!

Il Popolo della Libertà
BRUXELLES

Sì all'informazione …. vera!

Il problema di una parte della stampa italiana, in modo particolare di alcuni giornalisti e di alcuni quotidiani è che pensano di fare informazione, ma in realtà spacciano opinioni, legittime per carità, ma pur sempre opinioni, per informazione. Cioè non riferiscono di fatti e avvenimenti accaduti ma danno la loro opinione personale. Spesso non si limitano neanche a questo, vanno oltre, indicano delle conclusioni assolutamente arbitrarie, cioè non basate su alcuna evidenza concreta.

Invece l'informazione dovrebbe sempre essere concreta, veritiera e non a servizio dell'una o dell'altra parte politica.

Purtroppo, sempre più spesso, si usa riportare una notizia utilizzando poche parole o una singola frase di un lungo e articolato discorso. Per cui, ad esempio, se il Presidente Napolitano, persona integerrima, non condizionabile dall'una o dall'altra parte politica, in visita all'Aquila riferisce “che il morale della popolazione è alto e la fiducia nelle istituzioni solida e questo non era affatto scontato” viste le difficoltà oggettive in cui quelle popolazioni sono costrette a vivere da mesi e se questa informazione non viene riportata dai telegiornali né dai giornali di area PD vuol dire che questi non sono interessati a dare le informazioni che contrastano con le loro tesi. Questo è un errore perché anche le persone più semplici si rendono conto che una certa area politica ormai dice solo che tutto va male, anzi malissimo e che il Governo è l'origine di tutti questi mali.

La crisi economica? “Il Governo non fa abbastanza, il Presidente del Consiglio nega che ci sia la crisi”, questo hanno detto, con una litania incessante, per tutto il periodo estivo, Franceschini e Bersani e la stampa “amica” (o collaterale al PD). Perché a loro dire, Berlusconi affermava in modo del tutto arbitrario e irresponsabile che “il peggio era passato”. In queste ultime settimane tutti, ma proprio tutti (Trichet, Bernanke e perfino Obama) hanno confermato che il peggio della crisi è passato e bisogna guardare al futuro con speranza ed ottimismo.
Franceschini e Bersani adesso non citano più la crisi. Certo non ci aspettavamo che dicessero: quel “diavolo” di Berlusconi aveva ragione anche questa volta! Certo che no.

Quello che sembra strano a noi umili spettatori é che questi professionisti, esperti di comunicazione, non si rendano conto che non si può dire in modo cosi netto che tutto va male, anzi malissimo e che è sempre e solo colpa di Berlusconi. La gente, anche i più distratti, i meno impegnati politicamente, anche quelli che non votano per il Pdl capiscono che qualcosa in tutto ciò non torna. Non torna perché si rendono perfettamente conto che, nel bene e nel male, questo Governo ha affrontato seriamente, e con impegno personale del Primo Ministro che ci ha messo la faccia, l'emergenza rifiuti di Napoli. I detrattori dicono che il problema non è risolto, infatti i napoletani, non si sa come mai, producono ancora rifiuti tutti i giorni. Ma almeno non sono accumulati per le strade! Almeno non risulta dai TG anche da quelli più vicini al PD che le strade di Napoli siano ancora sommerse dall'immondizia.

Le case in Abruzzo. Certamente non sono già tutte pronte e ci sono 40.000 sfollati in attesa di una sistemazione, ci sono ancora tantissimi disagi per i terremotati. Ma almeno la prospettiva di avere delle vere case a breve, prima di Natale, è lì davanti agli occhi di tutti.
Questo Governo non ha creato campi di container in cui far passare alla gente 5 lunghi anni, come è successo in Umbria quando al Governo c'era l'Ulivo e Prodi: e questo lo capiscono tutti, ma proprio tutti, anche quelli che votano PD.

In conclusione: fintanto che qualsiasi giornale e giornalista può sparare a zero sul capo del Governo (se questo si chiama Berlusconi), non si può affermare che in Italia non c'è libertà di stampa. Ma è anche vero che finché la stampa è asservita, per interessi economici di alcuni editori, o per sudditanza ideologica ad una certa corrente politica, non si potrà dire che in Italia c'è una informazione libera e credibile.

Semmai ci sono molte opinioni. Rispettabilissime e legittime per carità, ma sono solo semplici opinioni di parte.

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