Vespa fa slittare Ballarò. Pezzopane: “Propaganda indecente. Migliaia ancora senza casa”

Intervista a Stefania Pezzopane, presidentessa della provincia dell'Aquila

Come si può osare pensare che lo spostamento di Ballarò sia dovuto a motivi censori? Il direttore generale Masi sta tentando di far credere a tutti che si tratta solo di un normale coordinamento aziendale. Vogliamo prenderlo in parola. Se davvero si è trattato di una normale operazione di palinsesto per quale ragione si è attesa la doemnica pomeriggio per comunicarla al direttore di Raitre? Perchè non è stato fatto prima? Da quanto tempo si sapeva dello speciale Porta a Porta? Da quanto Masi e i suoi sapevano che anche Ballarò sarebbe andato in onda? Non erano stati informati delle conferenze stampa? Non avevano letto la loro rassegna stampa? Chi ha ordinato loro di fare così e di non disturbare il sovrano, lo hanno deciso loro o li ha chiamati un valvassore?
In ogni caso, se hanno deciso loro debbono andarsene perchè censori, se non lo hanno deciso loro perchè valletti, se addirittuta, come hanno sostenuto, si è trattata di una tardiva decisione di palinsesto, se ne debbono andare perchè incapaci, dilettanti e dunque inadeguati a guidare quella che un tempo veniva chiamata la più grande azienda pubblica dell'industria della cultura, della informazione, dello spettacolo.
In realtà si è trattato di un'operazione di regime, adeguata allo spirito dei tempi ed anche dell'ultimo avertimento contro il direttore di Raitre Paolo Ruffini che non ha voluto dare il suo consenso all'operazione.
Se ancora ci fosse qualche dubbio vi proponiamo la bella e appassionata intervista che il direttore di “articolo 21” Stefano Corradino, con la consueta tempestività, ha realizzato con Stefania Pezzopane, la presidentessa della provincia dell'Aquila che, insieme ad altri amministratori e cittadini, aveva rilasciato delle interviste a Ballarò che sarebbero andate in onda nella puntata contestata, contribuendo forse a guastare la festa al re e ai suoi cortigiani.

Vespa fa slittare Ballarò. Pezzopane: “Propaganda indecente. Migliaia ancora senza casa”
di Stefano Corradino

“… Si vuole dare l'idea che il problema terremoto è risolto quando decine di migliaia di persone sono ancora senza casa. Non capisco perchè non si voglia fare una consegna di case seria e sobria con tutte le istituzioni coinvolte e si debba fare una cerimonia come fosse un passaggio sotto un arco di trionfo quando sono migliaia quelli sbattuti ancora nelle tende in giro per l'Abruzzo. Lo sa cosa chiedo? Solo un pò di decenza”. Stefania Pezzopane, presidente della provincia dell'Aquila è irritata e delusa, alla vigilia della puntata speciale di Porta a Porta, per l'enfasi sulla consegna delle case. “Spostare Ballarò? Assurdo…”

Martedì la puntata di Ballarò non andrà in onda per lasciare spazio allo speciale di “Porta a Porta” sulla consegna delle case ai terremotati da parte di Berlusconi
E' pazzesco, assurdo. Al di là della questione televisiva sconcerta la mancanza di sobrietà e umiltà di fronte alla gravità della situazione. Le quattro case che consegnano non sono niente rispetto alle migliaia di sfollati…

La consegna delle case ad Onna non è un fatto importante?
Certo che lo è ma è un piccolosissimo passo. Chiarisco, sono felicissima che a 200 famiglie sarà consegnata un'abitazione. Ho perso numerose persone ad Onna. Parenti, amici. Onna è il paese di mio padre… E' chiaro che sono felice che i primi cittadini possano entrare in case con pareti rigide dopo oltre 5 mesi di attesa in tenda ma sono sconcertata dal fatto che un momento di sicura importanza possa venire utilizzato per scopi di altra natura, sostanzialmente propagandistica. Anche perchè le case che vengono consegnate non sono quelle del “Progetto case”.

Perchè? Chi le ha costruite?
Sono quelle realizzate dalla provincia di Trento. I cittadini di Onna dovevano andare nelle abitazioni del “Progetto case” e non ci sono voluti andare, e si sono organizzati in Onlus; hanno fatto pressioni sulla protezione civile – e io li ho aiutati – e finalmente hanno ottenuto delle casette di legno vicino alle loro case. Come cittadini aquilani e rappresentanti degli enti locali che tanto ci stiamo adoperando per dare case a tutti e non a pochi, avevamo chiesto e continuiamo a chiedere sobrietà e umiltà nella consegna delle prime case. Se questo poi avviene addirittura annullando altre trasmissioni televisive c'è da rimanere allibiti.

Facciamo parlare le cifre. Ad oggi qual è la condizione degli sfollati?
Oltre 30mila persone sono ancora sulla costa e circa 16mila nelle tende. E' stata chiusa una tendopoli ma le persone, tranne poche decine, non sono potute andare in casa e la gran parte è negli alberghi dell'Aquila o di comuni limitrofi. Le prime case dovevano essere consegnate il 4 e non è avvenuto. Tra l'altro le case che vengono consegnate ad Onna non sono, come era previsto, le palazzine dove sono state messe le bandierine ma quelle che sono già apparse in tv quando è venuto domenica in visita il presidente Napolitano.

Era stata annunciata l'apertura delle scuole
Anche quella è stata rimandata perchè molte delle scuole non sono pronte.

Da Presidente della Provincia cosa chiede?
Chiedo un atteggiamento radicalmente diverso, non autorefenziale. Qui si vuole dare l'idea che il problema è risolto quando decine di migliaia di persone sono ancora senza casa. Non capisco perchè non si voglia fare una consegna di case seria e sobria con tutte le istituzioni coinvolte e si debba fare una cerimonia come fosse un passaggio sotto un arco di trionfo quando sono migliaia quelli sbattuti ancora nelle tende in giro per l'Abruzzo. Lo sa cosa chiedo? Solo un pò di decenza.

Che clima c'è tra la gente?
La gente è insicura, aspetta. E proprio per questo, per il rispetto che meritano nella loro lunga attesa le istituzioni devono fare passi all'insegna della serietà e non della tracotanza.

Lei ha aderito alla manifestazione di sabato 19, perchè?
Perchè dal devastante terremoto che ha colpito la città dell’Aquila lo scorso 6 aprile, sono trascorsi mesi caratterizzati dalla disinformazione diffusa da molti media nazionali, soprattutto da alcune TV, che spesso hanno dipinto una realtà molto diversa da quella che viviamo quotidianamente, oscurando, di fatto, i molti problemi che continuiamo ad avere. La mia adesione vuole avere anche il significato di un grido d’allarme ed è un invito a tutti, istituzioni e cittadini, a vigilare affinché i mezzi di comunicazione non ci abbandonino in questa fase così difficile per il nostro territorio.

Davvero c'è poco da aggiungere, siamo in presenza della ennesima storia di malainformazione. Nei prossimi giorni tenteranno di cancellare le pochissime isole mediatiche diverse sopravvissute, da Anno Zero a Report, anche per queste ragioni, almeno per una volta, sarà davvero il caso di ritrovarsi tutti sabato pomeriggio 19 settembre a Roma in piazza del Popolo per partecipare in tantissimi alla manifestazione per la libertà di informazione indetta dalla Federazione della Stampa. Con noi ci saranno anche tanti amministratori abruzzesi e non pochi cittadini terremotati stanchi di essere presi per i fondelli dal governo e dai suoi organi di informazione.

Giuseppe Giulietti

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