Diffondere l’Italianità  nel Mondo e’ compito esclusivo delle Istituzioni

“Chiedo scusa per il linguaggio col quale mi esprimo, ma ultimamente gli italiani all'estero se ne fregano di diffondere la cultura italiana tra le nostre Comunita’”

Per decenni l’Associazionismo Italiano all’estero ha sventolato il tricolore ed esportato il Made in Italy nel mondo, senza nessun mataggio o renumerazione alcuna. I tagli apportati per gli italiani all’estero da quest’ennesimo governo ne sono l’evidenza ed alla portata di tutti noi. A cosa serve invogliare i nostri figli e nipoti, quando arriva un Fini e uno Zacchera che li mandano in panchina, preferendo far giocare gli immigrati, ritenuti piu’ italiani e migliori di loro? Personalmente preferirei un italiano all’estero semianalfabeta ma a conoscenza della realta’ che lo circonda, che un emerito acculturato che per compiacenza e interessi personali si aggrega alle nicche istituzionali. Sono trent’anni che assisto ad insulti e declassazione di questo genere, prima i comunisti “gli emigrati non hanno diritto al voto perche’ non pagano le tasse”, poi i leghisti, e il PDL, adesso le nostre “cose” sono piene (per non usare un francesismo). Il voto e’ un diritto costituzionale o ci verra’ garantito in pieno oppure e’ meglio abolirlo completamente, credetemi molti di noi vivranno piu’ felici e contenti.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy