di Leoluca Orlando
L'acqua è un bene non sostituibile e un diritto. Non si può fare mercato dei diritti, questa mercificazione dell'acqua colpisce in queste ore “Sorella acqua” ad Assisi. San Francesco d'Assisi, santo patrono d'Italia che ha cantato nelle sue lodi la bellezza di “Sorella acqua”, resterebbe amareggiato se dovesse apprendere che venisse privatizzata e inserita in un processo internazionale di privatizzazione che costituisce il nuovo affare del terzo millennio.
L'acqua in mano a multinazionali private è il nuovo petrolio, con conseguenti costruzioni di rapporto di potere nel mondo intero. Per questo Italia dei Valori ha sempre sostenuto la battaglia per la pubblicità dell'acqua, e abbiamo fatto nostro, condiviso e sottoscritto, quanto contenuto nella proposta di legge di iniziativa popolare che ha raccolto ben 400 mila firme. Siamo relatori di questa proposta di legge, ma nonostante questo va avanti questo scellerato percorso di privatizzazione dell'acqua.
Ecco perché condividiamo i 5 punti di Padre Alex Zanotelli. Condividiamo la sua richiesta di protestare, come protestiamo da tempo, contro la decisione del governo. Protestiamo perché ritarda la discussione in Parlamento della proposta di legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell'acqua, fatta dormire in commissione Ambiente della Camera in dispregio della volontà espressa da ben 400 mila cittadini elettori.
Chiediamo con insistenza, come chiede anche Padre Alex Zanotelli, alle altre forze politiche di opposizione che dimostrino di essere opposizione anche in questa circostanza, e dicano la loro sulla gestione dell'acqua e sulle paventate modifiche alla 23 bis.
A livello locale siamo impegnati con i nostri consiglieri comunali, provinciali e regionali perché ci sia sul tema dell'acqua, come bene comune e diritto, un dibattito e una presa di posizione, e perché si dichiari con molta forza che il servizio idrico sia privo di rilevanza economica, cioè sottratto alle logiche del profitto.
Cosi Padre Alex ci ha chiesto, abbiamo premuto, premiamo e premeremo ancora sui consigli comunali perché facciano la scelta dell'Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico. E' l'unica strada che ci rimane per salvare l'acqua.
Credo che Padre Alex Zanotelli, opportunamente, ci invita a partire dal basso. In attesa di poter costruire un'alternativa di governo che faccia della pubblicità dell'acqua uno dei punti qualificanti, dal basso, dalle realtà locali e dall'opposizione continueremo a sostenere che l'acqua sia un diritto fondamentale umano e uno strumento per salvare la nostra democrazia: in breve tempo scopriremo che le mortificazioni delle democrazie nel mondo, a causa dello strapotere dei padroni del petrolio, saranno sostituite dalle mortificazioni da parte dei proprietari privati dell'acqua.