Come Berlusconi il governatore siciliano querela il quotidiano per un articolo che racconta le sue manie: “La storia della mia assaggiatrice è una sciocchezza, un tentativo paramafioso di delegittimarmi”. Partecipa al nostro sondaggio
PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha dato mandato ai suoi legali di presentare denuncia per risarcimento dei danni contro il giornalista Attilio Bolzoni e il quotidiano “La Repubblica” per l'articolo apparso oggi sul quotidiano, nell'edizione nazionale, “fortemente lesivo – si legge in una nota di palazzo d'Orleans – sul piano personale e tendente a delegittimare il capo del governo siciliano e le istituzioni regionali”.
“Nell'articolo – ha affermato Lombardo – il disegno diffamatorio degrada nel pettegolezzo e tende a indebolire l'azione riformatrice e di risanamento finanziario perseguita dal governo. Un'azione che lo stesso quotidiano non può certamente disconoscere”.
La Repubblica parla di alcune presunte “fissazioni” del governatore, tra le quali quella di fare assaggiare prima il cibo dalla sua segretaria. “E' tutto una sciocchezza – ha aggiunto Lombardo -, io prendo molti caffè e i caffè sono molto piccoli e se la metà la faccio prendere all'assaggiatrice…”.
“C'è un tentativo paramafioso di delegittimazione, purtroppo dovuto a qualche vostro collega, che sarà oggetto anche questo di valutazione da parte di chi deve valutare che è la magistratura, a cui ci affidiamo con grande fiducia” aveva anticipato stamattina lo stesso presidente in conferenza stampa a Catania, all'indomani dell'annullamento da parte della giunta di governo dei contratti per i quattro termovalorizzatori.
“Diciamo che o la mafia non c'è o della delegittimazione la mafia si avvantaggia. Sarà un caso ieri abbiamo fatto quest'atto deliberativo, oggi esce questo articolo”.
“Sono stato ingaggiato dalla Regione, che mi paga – ha aggiunto Lombardo – e io gli do 20 ore di lavoro al giorno, compresa l'estate e la Regione, se la sua immagine dovesse uscirne delegittimata, incasserà il risarcimento del danno. Non c'è niente di personale”.
“In quanto alla scorta e alle altre cose – ha concluso – solo i cretini non sanno che queste cose vengono disposte dal ministero dell'Interno”.
(fonte S.w.)
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