Personalmente posso dire che questo Governo, con il suo primo Ministro e relativa maggioranza parlamentare, sta lavorando per ammodernare il paese

Ormai da settimane, per non dire da mesi, assisto turbato ai continui scontri mediatici, alle (in buona parte) non veritiere polemiche giornalistiche, alle inopportune e per certi aspetti imbarazzanti forme di strumentalizzazione delle opinioni e delle dichiarazioni, agli attacchi sprezzanti nei confronti del Presidente Berlusconi, del Governo, delle più alte cariche dello Stato, per non dire dei deputati eletti all’estero.

Personalmente posso dire che questo Governo, con il suo primo Ministro e relativa maggioranza parlamentare, sta lavorando per ammodernare il paese; il cui cammino, rallentato dalla crisi finanziaria mondiale e dalle ripercussioni su scala interna, ha dovuto contenere anche tutta una serie di polemiche e linciaggi nei confronti del Presidente del Consiglio, straripate in questioni mediatiche e giornalistiche che rischiano di allontanare la gente dalla politica e dalla verità dei fatti.

Anche noi parlamentari eletti all’estero, al di là dell’immobilismo che, a torto, ci è stato addebitato, stiamo lavorando per cercare di porre in essere politiche di maggiore avvicinamento e più incisive a favore dei nostri connazionali residenti all’estero, anche dei giovani, che come me si sentono orgogliosi di essere italiani oltre che una risorsa per il Paese. L’auspicio è quello che tutti gli italiani residenti all’estero non interpretino questa fase come un disinteresse nei loro confronti, ma capiscano quanto, considerato il momento, sia più complesso ritrovare unità e soprattutto serenità nella politica e nella società.

Intendo inoltre rimarcare la mia piena condivisione delle dichiarazioni fatte ieri dall’On. Aldo Di Biagio, responsabile Italiani nel mondo del PDL, in merito alle riflessioni formulate dal Presidente Fini, in occasione del Convegno Acli di Perugia, sulla questione dell’immigrazione e del legame con l’Italia da parte delle nuove generazioni di connazionali residenti all’estero.

Ho grande stima del Presidente della Camera, che è un brillante leader della destra italiana ed europea e del ruolo di garante istituzionale da lui svolto e, a mio avviso, le sue considerazioni, strumentalmente interpretate da certi organi di informazione, hanno voluto semplicemente rimarcare i caratteri della nuova cittadinanza, che va oltre il legame di sangue.

Mi auguro che tutte queste inutili critiche (condivido le critiche costruttive) e tutti questi pettegolezzi, che offendono l’intelligenza degli italiani, finiscano e che si parli e si scriva di più della cultura e dei valori e della italianità all’estero e della bellezza del nostro paese e poi dei problemi veri e della politica vera in vista di tutti gli impegni autunnali.

On. Giuseppe Angeli

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