Allarmi! Allarmi! L’Italia e’ in pericolo! Non sono piu’ fascisti, sono leghisti secessionisti!

Allarmi! Allarmi! L’Italia e’ in pericolo! Non sono piu’ fascisti, sono leghisti secessionisti! Un’accorato Appello all’ On. Silvio Berlusconi, ed a tutti gli Italiani che amano la Patria, unitevi spiritualmente per rafforzare la difesa dell’Unita’ d’Italia, nostra eterna Nazione.

L’Italia, la nostra Patria, dovra’ affrontare e definire due seri problemi: la clandestinita’ e la sacralita’ dell’ Unita’ d’Italia. I pericoli e le minacce sono dietro l’angolo? Si, la prima e’ la spinosa questione antimmigrazione “clandestina” che non trova consensi soprattutto nell’ ambito dei partiti d’opposizione e non solo. La seconda questione provocata dalla Lega Nord con le sue idee utopistiche che pretenderebbe promuovere un giorno non lontano un’azione di separatismo spezzando l’Italia in due tronconi.

On. Silvio Berlusconi, e a Lei che e’ stato affidato l’incarico di formare il nuovo Governo che porta per la IV volta il suo nome. ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, la maggioranza dei consensi del Popolo Italiano ha affidato nelle sue mani, il destino della Patria e dell’Unita’ d’Italia. Comunque, supportato da un limite invalicabile legato all’art. 5, che cosi’ recita: la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali ecc., ricollegandosi all’’art. 87, cosi’ recita: il Presidente della Repubblica e’ il Capo dello Stato e rappresenta la Nazione, ecc., tutte e due gli articoli. (5) e (87), parte integrata nella Costituzione della Repubblica Italiana. Ci sono voluti molti secoli perche’ si concludesse il processo dell’ Unita’ d’Italia. Ed e’ Lei, come Primo Ministro, che spetta prendere anche le gravi decisioni, quando si manifestano costantemente iniziative poco rassicuranti ed antipatriottiche promosse da un leader politico o dallo stesso partito, identificato Lega Nord o da Ministri che fanno parte della Sua compagine governativa.

Rivisitando l’art. 93 della nostra Costituzione, cosi’ recita: Il Presidente dei Ministri ed i Ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica, anche l’art. 54, recita: Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione. Per queste fondamentali motivazioni spetta in primis a Lei, On. Silvio Berlusconi, il comando del transatlantico politico, affinche’ non affondi e non deluda i milioni e milioni di italiani che ha saputo conquistare i loro consensi che le garantiscono la governabilita’ dell’Italia. In questi ultimi 63 anni la Repubblica ed i vari governi non conclusero sufficienti azioni politiche in positivo, ma e’ stata determinata e decisa ad assicurare l’Unita’ d’Italia.

Purtroppo, le linee politiche, percorse dai suoi predecessori nel lungo periodo sono emersi molti errori: In Italia, era trascorso un solo anno dopo la fine delle ostilita’ dell’ultimo conflitto mondiale, che la classe proletaria, forzo’ la mano ed ottenne un Referendum nel 1946 per allontanare la monarchia il vero simbolo della Patria per sostituirla con la Repubblica. Ed al tavolo per la firma del Trattato di Pace a Parigi anno 1947, l’Italia ebbe un duro contraccolpo e nulla ottennero i nuovi rappresentanti della politica di allora, anche se il Regno d’Italia, risulto’ dopo l’8 Settembre, nazione con lo status di belligerante a fianco delle Forze Alleate.

Nel 1947, il Ministro Guardasigilli, On. Palmiro Togliatti, era pronto ad accettare un pesantissimo compromesso: Gorizia Italiana alla Federazione Jugoslava dell’allora dittatore Maresciallo Tito, per ottenere in cambio la Citta’ di Trieste.

Nel 1948, se non ci fosse stato il supporto di milioni e milioni di militanti monarchici, l’Italia avrebbe conosciuto un’altro calvario ben piu’ grave di quella sofferta nel periodo bellico dal 1940 al 1945, ovvero l’Italia completamente sotto l’influenza dell’Unione Sovietica e come alfiere avremmo avuto il Ministro della Giustizia, Palmiro Togliatti. Nello stesso anno, venne applicato l’art.116 della Costituzione che recita: Alla Sicilia, alla Sardegna, al Trentino-AltoAdige, al Friuli-Venezia Giulia ed alla Valle d’Aosta sono state attribuite particolari autonomie , secondo statuti speciali. Concessioni alle 5 regioni promulgate senza che fosse stata una minima opposizione. Nella logica politica emerge che piu’ si concedono concessioni e tanto piu’ si indebolisce il Governo Centrale e vertiginosamente s’ sinnalza il debito pubblico.

Nel 1953, per le altre 15 Regioni, altri governi applicarono l’art. 115, che recita: Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principi fissati nella Costituzione. Da quella data inizio’ seppure lentamente, la fase discendente dell’Unita’ d’Italia. Infatti, per ragioni politiche e secondo me molto discutibili, si e’ voluto creare da un semplice Trattato di Comunita’ Economica Europea alla Costituzione dell’ Unione Europea, che putroppo e’ cresciuta in numeri di abitanti, ma con risultati positivi ancora da verificare ed inversamente proporzionale per quanto riguarda una vera forza nel contesto internazionale che non ha, e per fare proseliti come membri di livello nazioni dovette rinunciare l’identita’ relative a due paroline semplici che riassumono le origini judaiche-cristiane, ma sconforta di piu’, perche’ si e’ voluta costituire un’Europa senza anima e sopratutto senza voce.

Nel periodo fine anni 70, su iniziativa del governo Andreotti, la firma del Trattato di Osimo, che l’Italia aveva giustamente un contenzioso come rivendicazione territoriale in relazione la revisione dell’area che delimitava la Regione Venezia Giulia nella zona confinaria tra l’Italia e la Jugoslavia. La firma di tale Trattato (senza alcuna significativa richiesta della controparte Jugoslava) si determino’ per sempre la rinuncia di ogni rivendicazione territoriale italiana, che fino a quel momento territorio italiano provvisoriamente affidato alla Federazione Jugoslava, si riferivano a vecchi confini di Stato provvisori, contrassegnata come ZONA B, che furono tracciati come linea francese nel lontano 1947.

Cosa pensare dei mastotontici contributi che l’Italia verso’ e continua versare all’Unione Europea e altri sacrifci che affronto’ il Popolo Italiano, in primis, l’accettazione della nuova moneta unica Euro e non solo, ma non sapremo mai perche’ la Lira nei confronti dell’Euro svalutata a circa 1997 Quell’operazione valutaria per l’economia italiana, fu negativa, soprattutto per avere perduto sensibilmente il valore d’acquisto, Come si possono dimenticare gli appelli che vennero lanciati da vari Presidenti della Repubblica per incoraggiare i vari governi, che si facessero promotori di Riforme Costituzionali ancora non completamente realizzate. Questi sono stati i passaggi, che i precedenti governi hanno accompagnato l’Italia tendenzialmente europeistica con politiche deboli e concettualmente meno nazionali.

Presidente del Consiglio dei Ministri, il merito e tutto Suo per avere trovato in molte occasioni gli equilibri necessari per sostenere la continuita’ e la stabilita’ del suo II e III Governo ed ora nel suo IV Governo, sono stati nominati ancora ministri eletti nelle fila della Lega Nord, e lanciano troppo spesso messaggi che preoccupano non poco il concetto dell’Unita’ d’Italia. Come e’ possibile che l’Italia arrivata a compiere quasi un secolo e mezzo della sua Unita’ Nazionale ed allo stesso tempo, il partito della Lega Nord in questo periodo storico, rilancia e parla liberamente di secessionismo?

On. Silvio Berlusconi, Primo Ministro, dia piu’ attenzione agli Italiani all’estero, perche’ rappresenta un potenziale umano al di sopra di ogni possibile considerazione politica. ed e’ una vera risorsa, che ancora nessun governo italiano ha saputo capitalizzare. Siano riconosciuti i diritti agli italiani che furono costretti a emigrare e sono di fatto, importanti punti strategici per l’economia italiana e rappresentano degnamente i valori della Patria.

Lei, Primo Ministro, sa benissimo che la Lega Nord nei confronti del Suo governo e’ una vera spina al fianco, e davvero faticosa dovere percorerla nonche’ irta da molti pericoli e unite a persone, che potrebbero manifestarsi tutt’altro che rassicuranti ai sacri valori della nostra Patria. A questo punto sarebbe giusto prendesse una coraggiosa iniziativa per la sicurezza del territorio nazionale, la necessaria reintroduzione del Servizio di Leva Militare, come era gia’ prevista dalla Costituzione nell’art. 52 che recita: Il servizio militare e’ obbligatorio.

On. Berlusconi, se il Governo non fosse in grado di sostenere l’urto di una possibile insensata secessione provocata da un qualsiasi partito o movimento politico, prenda le distanze da tutti i ministri che non concordano con il programma politico. Provveda ad un rimpasto del Suo Governo. Se cio’ non bastasse, sacrifichi il Governo per formarne uno piu’ forte, con il supporto esterno di partiti ultili per affrontare malaugurate tragedie a carico della Nazione e dalle ondate di immigrazione clandestine che potrebbero verificarsi tra qualche anno.

All’On. Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri, chiedo un’atto di coraggio come giustizia istituzionale, si faccia promotore per la rimozione o l’abrogazione dell’Art. 139, che dopo 63 anni dalla Fondazione della Repubblica Italiana, si debba leggere l’Art. 139 della Costituzione, che recita: La forma repubblicana non puo’ essere oggetto di revisione costituzionale. Tale concetto di assolutismo non puo essere tollerato perche’ non puo’ e ne dovrebbe trovare cittadinanza nella nostra civile e democratica Nazione. Ma offrire un gesto di saggezza e lungimiranza con una proposta di legge mirata all’immediata abrogazione dell’Art. 139. Quale migliore auspicio ed omaggio alla Nazione, onorare il 150.mo anniversario dell’Unita’ d’Italia, concendendo lo sdoganamento della libera partecipazione alle urne a chi si ispira ad altri modelli istituzionali per l’equilibrata espressione del voto refendario.

Boston, 30 agosto 2009 – On. Michele.Frattallone, Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc. , gia’ candidato al Parlamento Italiano alle ultime Elezioni Politiche del 13 -14 aprile 2008. .

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy