53º anniversario della catastrofe di Marcinelle

L'8 agosto del 1956 ebbe luogo la catastrofe nella miniera di carbone “Le
Bois du Cazier” di Marcinelle (Charleroi), dove morirono 262 lavoratori,
dei quali 136 Italiani, 95 Belgi e 31 di altre 10 nazionalità europee ed
africane. Fu un “incidente” che ebbe tali conseguenze per le tremende
condizioni di lavoro nella miniera, dove la dignità e la sicurezza dei
lavoratori era subordinata alle necessità della produzione, del profitto e
dell'egoismo padronale, specialmente forte poi contro i più deboli: i
migranti. E purtroppo non si tratta di una storia di oltre cinquant'anni
fa, ma ci parla ancora oggi, perché di lavoro si continua a morire, e il
lavoro è considerato nient'altro che una merce e i lavoratori degli
strumenti da sfruttare, da precariare, da flessibilizzare fino a
spezzarli. E i migranti continuano a migrare perché ci sono ancora le
condizioni politiche, sociali ed economiche che spingono a migrare, e
continuano ad essere i più deboli per essere sfruttati, emarginati,
perseguitati.

In questa giornata ci sono di nuovo le solite “cerimonie ufficiali” sul
sito della strage di Marcinelle, con i signori politici e i signori
deputati che vengono a farsi la foto e a spendere le solite parole
scontate in omaggio alle vittime, ma che magari nel resto del loro tempo
si dedicano, direttamente o indirettamente, a sviluppare politiche e
azioni contro il lavoro e contro i migranti, a destra come
nell'ex-sinistra. Proprio in questo stesso 8 agosto 2009 in Italia è
entrato in vigore un indegno e vergognoso “pacchetto sicurezza” che
discrimina e criminalizza i migranti, legalizza delle “ronde” di stampo
fascista, mescola razzismo e xenofobia con l'odio di classe e i meccanismi
di sfruttamento del capitalismo più bieco. Cosa ci vengono a fare a
Marcinelle quelle stesse persone che hanno scritto, approvato e firmato
provvedimenti del genere?

Noi comunisti non vogliamo avere niente a che fare con gente del genere:
noi invece stiamo con i lavoratori e i migranti, non per cercare delle
facili foto, ma perché la nostra voce sia la voce della denuncia, della
lotta, della dignità e del riscatto.

8 agosto 2009

Circolo PRC/SE Vallonia
http://prcvallonia.wordpress.com
prcvallonia@rifondazione.be

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