Alitalia. Che tristezza il Governo che si inventa l’efficienza… li’ dove c’e’ il disastro permanente

Il capo del Governo, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa ha rivendicato il merito di avere raggiunto l'obiettivo mantenendo italiana la compagnia di bandiera. Oggi Alitalia ha ripreso -ha detto- funziona, e' in accordo con il budget anche se deve fare il conto con giornali antitaliani; per il nostro Paese e' 'impossibile non poter disporre di una compagnia di bandiera.
Chissa' cosa ne pensano le migliaia di passeggeri che in questi mesi sono state vittime dei ritardi di Alitalia, tant'e' che per l'Enac la situazione e' preoccupante (il grado di puntualita' di Alitalia e' al di sotto di una decina di punti rispetto all'obiettivo fissato) e pende anche una specifica interrogazione parlamentare (1). O cosa ne pensano tutti coloro che, a a fine luglio son rimasti a terra per overbooking.
E chissa' cosa ne pensano tutti gli azionisti della vecchia Alitalia che ad oggi non sanno ancora se hanno in mano solo carta straccia o, bene che gli vada qualche minimo residuo percentuale del proprio investimento.
Fa tristezza il capo del Governo che si inventa una efficienza li' dove tutti, ma proprio tutti, sanno che le cose stanno ben diversamente. L'onore di avere una compagnia di bandiera tricolore e' un sentimento che per il nostro sistema economico e politico e' molto costoso. Sul fatto che poi l'italianita' debba essere elemento indispensabile, abbiamo certezze al contrario… solo pensando agli Usa che, in fatto di mobilita' ed efficienza aerea hanno molte da dire a tutti, e dove compagnie di bandiera farebbero solo sorridere.
Queste convinzioni del capo del Governo sono la facciata di un pessimo biglietto da visita per il trasporto aereo italiano, biglietto sul cui retro ci sono solo costi per i contribuenti, costi per i risparmiatori, costi per i passeggeri. Convinzioni che la dicono lunga sulla possibilita' di una inversione rispetto all'attuale politica economica del disastro permanente.

(1) presentata dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca (Radicali – Pd):

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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