PARTITO DEL SUD ? SIAMO ALLE COMICHE

Unione Federalista Meridionale Direzione Nazionale

Miccichè, Lombardo, Bassolino e infine Poli Bortone. Tutti politici di lungo corso pronti ad approfittare della possibilità concreta di far nascere una formazione politica meridionale e meridionalista. Qualcuno ha ricevuto un mandato, altri pensano di sfruttare il momento propizio. Prima di loro ci ha tentato addirittura la Lega Nord con il genovese Giacomo Chiappori, che propose “Alleanza Federalista”. Tutto questo a dimostrazione che il progetto dell’Unione Federalista Meridionale, iniziato a gennaio del 2005 è valido e che i tempi sono più che maturi. Il problema è che i politicanti sono convinti di poter imporre ai Meridionali il personaggio, perchè non sono in grado di fare da soli. Effettivamente in quattro anni di contatti ed incontri che l’Unione Federalista Meridionale ha avuto con tante Associazioni, non si è riusciti a concludere niente di positivo. Eppure è merito di questi Movimenti se oggi tutti possono parlare di un Partito del Sud. Tuttavia bisogna sottolineare che i vari dirigenti o ideatori di queste sigle, in molti casi, sostengono tesi lacrimevoli o estemporanee, che nulla hanno a che fare con la politica moderna. Anche nella conferenza stampa della Poli Bortone all’Hotel Mediterraneo di Napoli del 24 luglio si è avuta la conferma di una propensione dei Meridionali a piangersi addosso ed a ricordare un passato non esaltante per le nostre genti, senza sentire la necessità di presentare uno straccio di progetto.
La stessa Poli Bortone ha parlato per lo più di risorse e finanziamenti, che il Sud deve ricevere dallo Stato, per cui, ancora una volta, si è data l’impressione che i Meridionali continuano a volere essere assistiti ed a non volersi assumere le proprie responsabilità. Nessuna autocritica e nessun progetto e nemmeno l’orgoglio di un Popolo pronto a farsi valere con le sue innegabili capacità. L’Unione Federalista Meridionale conferma di rinunciare ai politici di carriera già eletti al Parlamento o ai Consigli Regionali, perché significherebbe sottomettersi alla attuale classe politica, dalla quale non ha tratto beneficio in passato e non si comprende perché ne dovrebbe trarre in futuro.
L’appello che l’Unione Federalista Meridionale rivolge a tutti quelli impegnati a costruire il futuro del Sud è di mettere da parte i ricordi del passato, le lamentele e le richieste di soldi allo Stato. Bisogna rimboccarsi le maniche e chiedere autonomia per dimostrare che il Sud sa fare da solo e non ha bisogno di tutele. Risorse, finanziamenti ed azzeramento del divario strutturale ed infrastrutturale lo Stato li dovrà concedere in futuro, quando, a fronte di un progetto definito, i rappresentanti del Sud dimostreranno la penalizzazione subita dal Meridione. Altrettanto lo si farà con la lotta alla criminalità organizzata, che impedisce di attirare investimenti produttivi. L’Unione Federalista Meridionale chiede a tutti coloro che vogliono impegnarsi per il successo di un Movimento Politico Meridionale di astenersi dai discorsi accademici e fuorvianti, riguardanti Borboni, Federico o altro. Non ci riguardano se non per interesse storico. Bisogna concentrarsi, invece, sull’azione politica ed organizzativa per preparare il Movimento alle Elezioni Regionali del 2010. Le capacità si dimostrano con la proposta di soluzioni idonee a risolvere i problemi della comunità a cominciare dalla riforma istituzionale, che deve essere considerata la madre di tutte le riforme.

L’ORGOGLIO MERIDIONALE PER IL RISCATTO DEL NOSTRO POPOLO.
UNA NUOVA IDEA PER IL SUD UNITO, LIBERO E PROTAGONISTA.

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