PETIZIONI: “ FIGLI D’UN DIO MINORE”

Vorrrei attirare l’attenzione degli eletti all’ estero , il Presidente del Comitato degli Italiani all’estero On. Onorevole Marco Zacchera e del Segretario del Comitato On. Franco Narducci e chiedere (1) Quanti membri dela parlamento eletti all’estero fanno parte di CICERO (2) Chi sono i membri del Cgie che fanno parte del gruppo

Articolo apparso su News Italia Press

Ristrutturazione Rete Consolare: 2009 solo di declassamenti

Lo riferisce il presidente del CIM, On. Zacchera dopo incontro con Mantica

30.07.2009 13:07:21

Roma – Dopo l'incontro con il sottosegretario Alfredo Mantica (PdL) il presidente del Comitato sugli italiani nel mondo, l'onorevole del PdL Marco Zacchera, ieri ha riunito in una breve seduta durata 10 minuti il comitato.

Nella seduta l'On. Zacchera ha riferito quanto detto da Mantica circa il ribadimento della necessità della ristrutturazione della rete consolare “che per il 2009 si limiterà ai declassamenti previsti. Il sottosegretario ha pure confermato l'invito del Governo ad effettuare ad ottobre una missione a Bruxelles per verificare l'applicazione ai servizi consolari delle nuove procedure informatiche”.

Inoltre Zacchera ha anticipato al comitato la petizione in via di elaborazione dal CICERO (Coordinamento italiani circoscrizioni estero per riorganizzazione operatività) per la razionalizzazione delle istituzioni all'estero che una volta terminata dovrebbe essere consegnata alla Commissione Affari Esteri ed esaminata, quindi, dal CIM stesso in un futuro al quanto prossimo.

Ecco la petizione di CICERO che in linea di massima e’ una foto copia rivista della mia gia’ (?) in Commissione alla fine in calce

E poi ditemi che noi italiani non siamo un popolo di “scimmiottatori”

UFFICIO ESTERO (o MINISTERO degli ITALIANI all’ESTERO) e abolizione CGIE

CICERO ritiene che i compiti del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) potrebbero essere adeguatamente ripartiti tra i Comites e i rappresentanti al Parlamento eletti nelle Circoscrizioni Estero ed il CGIE abolito. A questo scopo dovrebbe essere ripristinato il Ministero degli Italiani all’Estero o, in subordine, costituito presso il Ministero un Ufficio Estero retto dal Sotto-Segretario con delega per gli italiani all’estero e avente il compito di interagire in modo organico e continuativo con i COMITES, e con CICERO in veste di supervisore.

COMITES

E` necessaria una riorganizzazione dei Comites per rendere il sistema elettivo piu’ trasparente. Delegati governativi (anche nominati in loco, e con rimborsi pari a quelli degli scrutatori) potranno svolgere le funzioni ispettive e di controllo sull’esercizio del voto.

Tra i compiti del Comites, oltre a quelli gia’ attualmente previsti, ci dovrebbe essere una piu’ puntuale informativa ai cittadini italiani della propria Circoscrizione sulle attività delle istituzioni italiane a livello locale e su quelle dei propri rappresentanti nel Parlamento Italiano.

Il numero dei membri del Comites dovrebbe essere variabile a seconda del numero degli italiani residenti nella sua area operativa, e dovrebbe essere un numero variabile da un minimo di 5 a un massimo di 12 membri.

La lettera C di “Comites” (che ora indica “Comitato”) potrebbe essere trasformata per indicare “Consiglio”. Ottenendo cosi’ il nuovo “Consiglio degli Italiani all'Estero”, frazionato a livello locale, ma coordinato a livello generale dall’Ufficio Estero e supervisionato dalla stretta collaborazione con CICERO.

L’ubicazione dei Comites non dovrebbe essere sempre legata alla citta’ dove esiste il Consolato Generale. Il Comites dovrebbe essere correlato alla forte presenza di italiani all'estero. Si dovrebbero percio’ istituire anche altri Comites nelle citta´ ove un numero adeguato di Italia residenti lo renda un servizio utile. In questi casi il costo per la sede e l’operativita’ del COMITES dovra’ essere sostenuto dal governo italiano oppure potra’ essere sovvenzionato (senza contropartita alcuna), da aziende o liberalta’ private, come nei casi degli Enti dopolavoristici italiani.

Il Comites potrebbe sostituire in parte, soprattutto per cio’ che e’ di livello locale, le attribuzioni degli Istituti di Cultura e delle Camere di Comercio Italo-…, allo scopo di diffondere la lingua e gli affari italiani all'estero.

CICERO provvede, in cooperazione coi Consolati e con l’Ufficio Estero, al monitoraggio dei Comites, segnalando con le modalita’ che verrano previste per i COMITES dormienti o poco efficienti. Nei casi previsti di palesi inadempienze o eccessive inefficienze l`operato dei Comites dovra’ essere portato al giudizio degli elettori dello stesso.

Per la riorganizzazione dei COMITES suggeriamo:

1] I Comites, nel principio della trasparenza amministrativa, verificano e fanno periodiche valutazioni sui bilanci delle istituzioni italiane presenti sul proprio territorio (Consolati, Istituti di Cultura, Patronati, ecc.) provvedendo alla pubblicazione su internet dei relativi rendiconti insieme alle proprie osservazioni .

2] Il compito del Presidente dovrebbe essere quello di coordinatore senza diritto di voto, mentre il potere decisionale resterebbe ai Consiglieri a maggioranza relativa con voto palese.

3] Ad ogni membro del Comites dovrebbe essere attribuita la qualifica di “Pubblico Ufficiale” con tutti i doveri conseguenti, ma anche con tutti i diritti di rimborsi per le spese, anche legali, nei casi previsti.

4] Un “Manuale del Membro del Comites ” con la descrizione degli scopi generali e di quelli dei singoli membri, sia per diritti che per doveri, dovra` essere notificato a tutti e ben visibile in rete per ciascun Comites.
5] Bisognera’ dotare i COMITES di strumenti moderni, e adeguati fondi, per fornire un servizio adeguato ed efficiente e per intervenire rapidamente in caso di malservizi o violazione dei diritti dei cittadini.

6] I dirigenti dei Patronati, cosi’ come gli addetti Consolari e degli Enti sovvenzionati dallo Stato italiano, non possono candidarsi per l’elezione nei Comites.

7] La possibilitá da parte degli elettori (Cittadini residenti all`Estero) di dichiarare la sfiducia e la decadenza di un COMITES dovra essere suffragata da una percentuale significativa di elettori, oppure dalla maggioranza qualificata dei membri del COMITES, oppure d’Ufficio dall’Ufficio Estero su segnalazione motivata di almeno due membri del COMITES sostenuta dal parere favorevole del Console o su segnalazione dello stesso CICERO.

In caso di scioglimento il Console puo’ fissare, fino a nuova elezione, il commissariamento del Comites.

PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO

i rappresentanti eletti nelle Circoscrizioni Estero dovrebbero essere dotati (a spese del governo) di strutture informatiche che consentano agli stessi di interloquire e assumere decisioni in videoconferenza con I COMITES e l’Ufficio Estero. (In futuro, tramite uma modifica alle regole del Parlamento, potrebbe diventare possibile persino il voto a distanza dei nostri parlamentari).

CICERO e’ stato definito una specie di CGIE permanente perche’ vari membri di esso sono, al tempo stesso presidenti di Comites in varie parti del mondo. Al contrario del CGIE, che si riunisce in maniera sporadica durante l’anno, Cicero discute dei problemi degli italiani all’estero diariamente, con un costante confronto di opinioni di italiani residenti in tutte le parti del mondo.

In questo modo si ha una visione immediata e globale degli italiani residenti all’estero e di come i loro problemi sono affrontati in diverse parti del mondo.

I membri di Cicero sono dei piu’ variati. Si va dai parlamentari eletti all’estero, a membri di CGIE, a membri del Ministero degli Esteri, ad emigrati italiani e non in varie parti del mondo. Cicero e’ veramente un luogo democratico perche’ tutti hanno diritto di parola in egual misura e possono discutere dei loro problemi direttamente con i responsabili.

(1) Abolizione del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), organismo ormai del tutto pletorico, estremamente costoso e inefficiente. Con questo si intende esercitare un severo controllo sulla correttezza, sull'efficienza e sulla trasparenza delle nostre rappresentanze all'estero (Ambasciate, Consolati, Uffici Commerciali, Istituti di Cultura, Camere di Commercio, ecc). La lotta agli sprechi e ai soprusi andrà a beneficio di tutti gli italiani.
(2) Una riorganizzazione dei vecchi Comites con sistemi elettivi trasparenti sotto il controllo preventivo del dipartimento estero e con la possibilità, una volta alleggeriti dall'elefantismo dei CGIE, di poter incaricare, con nomine ufficiali, delegati governativi che organizzino le operazioni di voto con funzioni ispettive e di controllo. Questi nuovi organismi faranno da strutture locali per le esigenze degli Italiani ivi residenti.

(3) I compiti dei Comites debbono restare ben distinti da quello dei Consolati. I Presidenti dei Comites vanno eletti direttamente e non scelti dai Consiglieri. Il compito del Presidente, sarà quello di coordinatore senza diritto di voto, mentre il potere decisionale resterebbe ai Consiglieri a maggioranza relativa con voto segreto.

(4) Per evitare ulteriori sprechi occorre spostare le sedi e le segreterie nei Consolati. Le riunioni da tenersi negli stessi o negli Istituti di Cultura con dibattiti ed interrogazioni da parte dei partecipanti.. In altre parole, coinvolgere ed invogliare di più’ i cittadini e in primis i giovani. I Presidenti dei Comites avranno il compito di presentare agli eletti all’estero nelle rispettive Circoscrizioni, un’appropriata relazione di proposte e interrogazioni, scaturita dalle riunioni. Almeno fino a termine di legislatura.

(5) Va istituita una Commissione di monitoraggio dei Comites all’interno del Comitato Permanente Italiani all’Estero, sanzionando con dei richiami i Comitati dormenti o poco efficienti, dopo il terzo richiamo prevederne la chiusura.

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