Ordine del giorno dell’on. Razzi

9/2561-A/159

Ordine del Giorno

La Camera

premesso che:

• il 2 luglio scorso, il Parlamento ha approvato definitivamente il disegno di legge del governo recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che configura come reato l’immigrazione clandestina (ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato);
• la linea dura e intransigente decisa dal governo nei confronti degli extracomunitari, ha però dovuto fare i conti con il problema, subito “esploso”, delle colf e delle badanti, ossia quelle figure di lavoratori dei quali il nostro paese ormai non può più fare a meno, e che rappresentano oggi, sempre più spesso, l’unica speranza per molte famiglie italiane rispetto alla cura dei bambini e degli anziani autosufficienti e non;
• parliamo di oltre 1 milione di persone, soprattutto donne provenienti soprattutto dai paesi dell’Est (Romania, Ucraina e Moldavia in testa), dalle Filippine e dal Sudamerica, che lavorano nelle case degli italiani per assistere persone anziane o bambini;
• di queste circa la metà lavora in nero senza permesso di soggiorno. Solo nel 2008 le domande di regolarizzazione presentate sono state 430 mila;
• nella consapevolezza dell’importanza del lavoro in molti casi ormai insostituibile svolto da queste persone, e forse anche sotto la pressione di gran parte dell’opinione, il governo, con un proprio emendamento approvato al disegno di legge in esame, ha introdotto un articolo con il quale viene prevista la regolarizzazione di cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, ma unicamente per coloro che svolgono il lavoro di colf o badanti senza essere in regola;
• l’individuazione di una o due sole categorie di lavoratori per le quali si applica la suddetta regolarizzazione rischia di introdurre una norma sicuramente discriminatoria e probabilmente incostituzionale;
• ricordiamo il precedente legislativo della legge 189/02, la cosiddetta “Bossi-Fini”, che aveva riguardato la sanatoria per le sole colf e badanti, subito seguita dal decreto legge 195/02 che disponeva e allargava l’estensione della sanatoria agli altri lavoratori extracomunitari;
• va inoltre segnalato che l’articolo 1-ter, comma 13, lettera b), esclude dalla procedura di emersione tutti coloro che sono stati segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato, in base ad accordi internazionali. Questa definizione non distingue però tra coloro che sono stati segnalati per ragioni legate al pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dello Stato italiano o di altro Stato membro dell’accordo di Shengen, da color che invece sono stati segnalati per esempio, per semplice soggiorno illegale, e in assenza quindi di qualunque pericolosità;

impegna il Governo

 ad estendere anche alle altre categorie di lavoratori irregolari, le disposizioni previste dal disegno di legge in esame in materia di procedure di emersione di lavoratori impiegati nel lavoro domestico, o in attività di assistenza per la famiglia;
 a prevedere che possano beneficiare della procedura di emersione anche quei cittadini stranieri che risultano segnalati in base ad accordi internazionali ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato, se segnalati per fatti di lieve entità e in assenza quindi di pericolosità.

On. Antonio Razzi

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