Sul DL anticrisi n°78 si rovescia l’ennesimo colpo di mano del Governo

“Carissimi, sul DL anticrisi n°78 si rovescia l'ennesimo colpo di mano del Governo che, come da copione, cambia ancora una volta il testo di un provvedimento su cui ha chiesto la fiducia. Oggi in Aula si vota, ma in segno di protesta su questo atto vergognoso del Governo, il PD ha annunciato la sospensione degli interventi sul dibattito in generale e sul complesso degli interventi, compreso il mio che comunque per dovere di informazione vi riporto in calce.
Numerose le disposizioni contrastanti sul testo del decreto che verrà convertito in legge. Numerose e non condivisibili, perchè l'Esecutivo non interviene affatto su basi strutturali per l'emergenza occupazione ma si limita a misure spot e tampone. Da un lato mantiene le tasse per i terremotati ma salva con i bonus fiscali le migliaia di evasori, dall'altra si tolgono i fondi per la proroga della cassa integrazione e per l'aumento della indennità di disoccupazione che si erano già impegnati a stanziare con l'approvazione della relativa mozione sugli ammortizzatori sociali. Non viene lasciata nessuna possibilità per la stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego e né per l'assunzione e le modifiche nella verifica delle invalidità civili cui vengono attribuiti tutti i mali della nostra società. Nessuna chance neppure per gli emendamenti presentati dal nostro gruppo sulla semplificazione dei ricorsi che devono essere amministrativi e non giudiziari. Grazie ad un nostro emendamento all' art.22 si blocca il tentativo del rientro dei fondi delle entrate e infine, sull'emendamento all'età pensionabile inserito all'ultimo dal Governo, offriamo la nostra disponibilità a discutere solo in presenza di norme che prevedano più occupazione femminile, più congedi parentali, più servizi e il prepensionamento di almeno 5 anni per quei lavoratori che hassistono familiari disabili, gravi e gravissimi. Non ci basta la santoria a pagamento che è stata approvata per le badanti che si occupano dei nostri anziani ma che di fatto esclude le tante famiglie di lavoratori con redditi al di sotto dei 22 mila euro. Vogliamo impegni concreti sull'ampliamento delle risorse per gli asili nido, i servizi per l'infanzia, per gli anziani, per il sociale.
Gli spazi di discussione, le stesse funzioni del Parlamento sono ancora una volta pericolosamente attaccati da un Governo dagli atti irresponsabili contro i quali continueremo ad esercitare una sempre ferma opposizione.”
Amalia

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