Alla cortese attenzione
On. Dario Franceschini
Segretario del Partito Democratico
Gentile Segretario,
Caro Dario,
come già fatto dai circoli del PD e dalle donne della Germania, ritengo anche da parte mia doveroso richiamare, nuovamente, la tua attenzione sulla questione morale ancora inspiegabilmente aperta che riguarda il ruolo che si fa rivestire nella Circoscrizione Estero del nostro partito ad un personaggio per il quale come donna, come medico, come consigliere del CGIE e come Presidente del PD della Svizzera, ho espresso da una parte la mia compassione e dall’altra ho ribadito che un condannato per un reato tanto grave, abuso su una sua paziente nell'esercizio della professione medica, con conseguente ed ufficiale condanna da parte della giustizia di un paese europeo come la Germania, non può a mio avviso essere iscritto al Partito Democratico né tantomeno ricoprire alcun ruolo nella dirigenza.
Il nostro partito grazie allo Statuto e al Codice Etico ha avuto la lungimiranza e il coraggio di mettere delle regole alla base di una rinnovata morale politica in nel nostro Paese.
Come italiana, ed a nome di molte donne, anche di quelle silenziose, a nome dell'Associazione delle Donne Italiane in Svizzera per le Pari Opportunità (ADISPO) e di quelle residenti all’estero, ti chiedo di prestare la massima attenzione e di sanare una ferita che produce in noi enorme disagio. A maggior ragione dopo il pronunciamento della Commissione Nazionale di Garanzia del PD al quale le componenti politiche del partito non hanno fatto seguire le dovute e coerenti scelte.
La vicenda è per noi esponenti del PD molto dolorosa e imbarazzante. dato coerenza operativa rispetto ad una vicenda molto dolorosa e imbarazzante. Offende le donne e la credibilità di un partito nel quale molti e molte di noi hanno riposto la massima fiducia come garante anche della nostra dignità di italiane e di italiani. Ovunque residenti.
Credimi,
Anna Rüdeberg Pompei
Presidente del PD della Svizzera