L’on. Razzi risponde

Eh no, Signor Direttore!
Con interesse ho potuto leggere il commento della giornalista Flubacher – dal titolo
“ G – 8 : un relitto dei vecchi tempi ” –
pubblicato nella edizione di sabato scorso 11.07. della Tages Anzeiger : le cui argomentazioni sono, sostanzialmente, condivisibili.

Quale cittadino italiano sono però deluso nel leggere la seguente espressione :
“ Nazioni come l’Italia oppure il Canada, economicamente insignificanti, sono ancora oggi (e nonostante ciò) membri del G8 ”.
Per quanto riguarda il giudizio sul mio Paese, esprimo delusione : che mi sforzo di spiegare e motivare politicamente con i dati che di seguito elenco ; non senza però rilevare che le affermazioni della giornalista sono in linea di massima (e per quanto riguarda l’Italia) irrispettose e contrastanti con i recenti rapporti/relazioni dell’OCSE.
In particolare :
1) il summit del recente G8 all’Aquila (il sottoscritto è nativo di questa Regione colpita dal recente terremoto) ha ufficialmente incaricato l’OCSE di definire nuove regole (per l’economia e per il settore finanziario) valide in tutto il mondo.
2) Il 24.06. scorso (come si può leggere dall’Outlook dell’organizzazione) l’OCSE aveva pubblicato le sue stime riferite e riferibili a tutti gli Stati membri : per tale rapporto l’Italia era una Nazione investita da una forte recessione.
3) Alcuni giorni addietro l’OCSE ha rivisto queste stime e fa presente che a livello mondiale si riscontra un miglioramento della crescita economica.
Utilizzando il proprio leading indicator composito (cioè l’indice che anticipa la tendenza del ciclo economico) i tecnici dell’OCSE avevano registrato segnali di miglioramento nella maggior parte dei 30 Paesi membri dell’organizzazione, indicandola mediamente nello 0,8% (1% quella degli USA ed anche dell’Euro-zona) ; per l’Italia invece l’indice OCSE registrava un “+1,7 %” seguita dalla Francia con “+1,3 %”.

Per le ultime previsioni OCSE l’economia italiana mostrerà per il futuro segni di forte ripresa, superiore addirittura a quella degli altri Paesi mondiali : la tendenza alla ripresa è per l’Italia pari al +1,1 % , mentre per la Germania viene segnalato un meno 11,8 % e per gli USA un meno 9,4 %.
Quindi, per l’OCSE, l’Italia e la Francia – tra le grandi Nazioni – registrano segnali positivi.
Non è, in tale proposito, un caso se le obbligazioni dello Stato hanno un rendimento a tre mesi dello 0,04 % e c’è una grande richiesta di Bot da parte dei sottoscrittori ; non è un caso se nessuna banca italiana è ricorsa, in questi periodi di grandi turbolenze finanziarie, agli interventi di Stato (diversamente da quello che, ad esempio, è avvenuto in Svizzera con i casi di UBS e di CS) ; non è un caso se ad esempio il gruppo Fiat, con il suo management, è riconosciuto come primario a livelli mondiali (e, non dimentichiamo, che l’ing. Marchionne siede nel CDA di UBS) ; non dimentichiamo che il “made in Italy” è, senza ombra di dubbio, il numero uno assoluto a livello mondiale.
Potrei continuare con gli esempi : e mi dispiace molto che la Sua giornalista abbia ritenuto la Svizzera degna di menzione solo per via dell’appartenenza alle Nazioni Unite.

Roma, addì 14.07.2009
Antonio Onorevole Razzi, Deputato al Parlamento italiano e Presidente della Bilaterale Parlamentare di Amicizia Italia – Svizzera.

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