L’AQUILA E I GUFI…

E’ finito il vertice del G8 a L’Aquila, che doveva essere un disastro per L’Italia, Berlusconi e la sua immagine nel mondo. Alcuni giornali, Di Pietro e qualcun altro avevano detto: “Molti leader non parteciperanno, in particolare la cancelliera Merkel, e di sicuro le first ladies, “offese” da quanto scritto dai giornali sul premier italiano.” Non solo tutti i leader sono arrivati puntualmente ma Angela Merkel, in particolare, ha colpito con la visita “di riparazione” a Onna. Avevano detto: “Ci saranno nuove “scosse” (politiche), usciranno foto imbarazzanti o comunicazioni giudiziarie che inchioderanno Berlusconi”. le foto (e le immagini televisive) imbarazzanti sono state le strette di mano tra Berlusconi e i vari leader mondiali, nonché le dichiarazioni di apprezzamento per il governo italiano, da Obama al Segretario dell’Onu. Oggi – irriducibili! – scrivono “Berlusconi quelle foto non le avrà mica pagate e fatte sparire?”. Avevano detto: “I no global vendicheranno Genova mettendo L’Aquila a ferro e fuoco”. E’ stato il primo G8 senza incidenti, il piano della sicurezza ha funzionato perfettamente e – chi lo ha voluto – ha potuto tranquillamente manifestare, come era ed è suo diritto. Avevano detto: “Non c’è ricostruzione e le case non sono pronte, si sospende la ricostruzione per accogliere i politici”. Invece cinquemila operai lavoravano contemporaneamente da Onna e Bazzano e la Protezione civile comunicava che l’80% delle piastre antisismiche è già stato approntato. Non c’è paragone tra come viene affrontato il terremoto abruzzese rispetto al Belice, al terremoto dell’Irpinia, ad innumerevoli altre sciagure nazionali. Avevano detto: (in prima battuta il Guardian): “L’Italia è stata incapace di preparare il vertice, sia sul piano logistico sia su quello dei contenuti perché Berlusconi pensa ad altro e sono dovuti intervenire gli Stati Uniti.” Invece la macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione e, quanto all’agenda dei lavori, è stato lo stesso presidente Obama a ringraziare il Governo italiano: “Un ottimo lavoro e una dimostrazione di leadership”. Avevano detto: ricamando sulla tesi precedente, che l’Italia sarebbe stata esclusa dal G8 per fare posto alla Spagna. È stata talmente grossa che anche D’Alema lo ha ammesso: “Non esiste che l’Italia venga espulsa dal G8”. Il premier laburista britannico, Gordon Brown, ha detto: “Dobbiamo essere grati al governo italiano, che ci ha condotti all’accordo sul clima”. A completamento, le parole di Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, da cui spesso arrivano dati e critiche all’economia italiana. Ha detto: “Non capisco perché fare tanti problemi: qui stiamo molto comodi, c’è la sicurezza, ci sono le infrastrutture e c’è anche molta sostanza sui temi in discussione. Le critiche maggiori vengono sempre dal proprio Paese, ma qui non contano le critiche, bensì i risultati, che tutti avete visto. Voglio felicitarmi con le autorità italiane, da me avranno soltanto delle congratulazioni”. MORALE: I gufi di sventura volano sempre, dando spesso più importanza alla lotta verso il nemico di turno (ora Berlusconi) che al rispetto dovuto per l’immagine del proprio paese. Credo che anche questa volta L’Aquila abbia sconfitto i gufi e l’Italia abbia fatto un’ottima figura. E’ corretto allora darne atto al governo ed alla “lucida follia” di Berlusconi che ha deciso la nuova sede, non dimentichiamolo, solo tre mesi fa, ma così ha anche avuto il merito di aver messo i luoghi del terremoto idealmente al centro del mondo.

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