Anche un solo 5 in pagella può comportare la bocciatura

Spesso si sente dire che la scuola oggi è diventata un diplomificio che rilascia a tutti gli studenti un titolo di studio avendo in questo modo abbandonato un equo rigore nella valutazione degli alunni.
E così mentre molti anni fa avere ad esempio un diploma di maturità classica o scientifica era un buon lasciapassare utile ad entrare nel mondo del lavoro oggi non è più così come dimostrano i tantissimi laureati,sfornati dalle nostre università,disoccupati e spesso ignoranti sebbene con un alto titolo di studio.
Secondo una recente legge e precisamente la numero 169 del 2008 oggi i professori dovrebbero bocciare chiunque abbia anche un solo 5 in pagella,alle elementari così come alle medie;si è quindi ritornati ai voti numerici perché i numeri hanno un senso così come la severità che connota questo atto normativo è una buona cosa.
I presidi stimano che l’effetto diretto della legge sarebbe la bocciatura di quasi la metà degli alunni che frequentano le scuole del nostro Paese.
Va detto però che la legge consente un margine di libertà alle scuole per decidere come dare i voti e nell’interpretazione della stessa in senso meno rigido e quindi più favorevole agli studenti tanto che questa riforma della serietà voluta dal Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini in mano ai docenti che devono applicarla è diventata tante cose diverse.
Ci sono scuole medie dove tutte le insufficienze diventano 6 pieni,uguali a quelli guadagnati in classe,ma ai genitori sarà comunicato in forma strettamente privata che in realtà lo studente ha delle lacune.
Per cercare di comprendere come tradurre le continue circolari del ministero dell’istruzione in merito alla legge,ci sono stati presidi che hanno organizzato gruppi di autocoscienza.
I gruppi di autocoscienza sono stati costituiti con l’obiettivo di trovare il modo di non bocciare troppo.
Ne è scaturita una soluzione fattibile:si promuove anche chi ha un’insufficienza,ma segnando in rosso i 6 che nascondono le materie da recuperare;ma è stato tutto inutile infatti nelle segreterie delle scuole è arrivata una comunicazione dal ministero in cui si vieta di scrivere in pagella il 6 rosso,perché improprio e non corrispondente all’attuale quadro normativo.
In alcune scuole si è deciso di dare comunque rilevanza al fatto che alcuni 6 segnati in pagella nascondono insufficienze condonate.
Gli studenti graziati dal 6 politico rosso dovranno comunque recuperare. Le scuole con un po’ di soldi in cassa organizzeranno a settembre corsi ad hoc,nelle varie materie;quelle con i fondi a zero invece si arrangeranno.
Il problema delle insufficienze da far sparire c’è anche alle elementari. Anche qui è prevalsa la linea meno rigorista più favorevole agli studenti:le pagelle saranno immacolate per tutti,ma saranno inviate lettere a casa degli insufficienti per invitare i genitori a seguire i figli nei compiti per le vacanze.
Chi scrive per esperienza diretta ormai lontana nel tempo propende invece per una soluzione più equa ma sicuramente oggi obsoleta:anziché bocciare ingiustamente uno studente con un solo 5 in pagella perché non ripristinare gli esami di riparazione a settembre? Che sicuramente saranno stati per chi ha provato questa esperienza una punizione severa oltre che una mannaia sulle vacanze delle famiglie e anche una spesa per rimediare un professore in agosto che colmasse le lacune del figlio poco studioso ma che però era una soluzione chiara e semplice,che tutti quanti,studenti,insegnanti,genitori,capivano senza bisogno di troppe spiegazioni.

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