TREMAGLIACONTRO LA CHIUSURA DI UNA AMBASCIATA E DI 16 CONSOLATI

NOTA DEL COMITATO TRICOLORE PER GLI ITALIANI NEL MONDO (C.T.I.M.) CON LA DICHIARAZIONE DELL’ON. MIRKO TREMAGLIA, GIA’ MINISTRO PER GLI ITALIANI NEL MONDO E
SEGRETARIO GENERALE DEL C.T.I.M., CONTRO LA CHIUSURA DI UNA AMBASCIATA E DI 16 CONSOLATI.

Questa è la dichiarazione dell’On. Mirko Tremaglia fatta davanti la Commissione Parlamentare Esteri della Camera dei Deputati, contro la determinazione di procedere alla chiusura dell’Ambasciata di Lusaka nello Zambia e dei Consolati di Adelaide e Brisbane (Australia), Genk e Liegi (Belgio), Lille e Mulhouse (Francia), Mannheim, Saarbruecken, Norimberga ed Amburgo (Germania), Manchester (Inghilterra), Detroit e Filadelfia (Stati Uniti), Durban (Sud Africa), Losanna e Coira (Svizzera) da parte del Ministero degli Esteri Italiano.

Questa iniziativa, della chiusura di una Ambasciata e di 16 Consolati, è gravemente lesiva degli interessi degli italiani residenti all’estero e della rappresentatività della stessa Nazione italiana nel mondo. E’ senza alcuna giustificazione; è stata presentata dal Sottosegretario agli Esteri Sen. Mantica, ed è stata da lui classificata quale “processo di razionalizzazione della nostra rete consolare” dichiarando che questa iniziativa “salvaguarda le esigenze dell’utenza e produce risparmi in modo da rinforzare gli uffici compresi quelli operativi in aree emergenti sottoposti e di forte interesse per gli operatori economici”. Questa operazione è, invece, gravemente lesiva nei nostri interessi nazionali e contrasta nettamente con gli interessi stessi dei nostri operatori economici che risiedono in Italia ed all’estero.

Nella realtà, ha detto Tremaglia, è una pesante contraddizione non solo con l’impegno degli italiani che sono nel mondo ma anche con la nuova realtà di carattere elettorale che è avvenuta con il cambio, per ben due volte, della Costituzione italiana e l’approvazione della nuova Legge elettorale da me proposta ed approvata nel dicembre 2001 e che ha dato la possibilità agli italiani residenti all’estero di votare per eleggere 6 Senatori e 12 Deputati del Parlamento italiano; con nuovi impegni nazionali ed anche internazionali.

Tremaglia ha ricordato la sua esperienza come Ministro per gli Italiani nel Mondo: durante quel periodo non è stata cancellata alcuna rappresentanza consolare italiana.

La nuova realtà, sorta con il cambio della Costituzione e la possibilità di votare, ci pone nelle condizioni di avere necessità di maggiore rappresentanza consolare, anche per le nuove e più importanti possibilità economiche che possono essere affrontate solo con un indirizzo consolare di maggiore efficienza e prestigio; e non il contrario.

Ho ritenuto pertanto doveroso, sia sotto l’aspetto personale sia come C.T.I.M. – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, che io rappresento, di fare una opposizione molto decisa affinchè non si giunga a questa determinazione di chiusura delle nostre rappresentanze, che sono sempre più necessarie, anzi, indispensabili, per affrontare i traguardi che debbono essere raggiunti.

E’ improponibile che si giunga alle conclusioni annunciate dal Sottosegretario Mantica; la nostra opposizione sarà, quindi, assoluta.

Chiediamo, pertanto, che questa proposta del Sottosegretario venga sottoposta all’esame ed alla approvazione necessaria del C.G.I.E. e dei COMITES, che sono l’espressione di oltre 3 milioni di cittadini italiani all’estero, che sono elettori e concorrono alle decisioni della politica dell’Italia in ogni parte del mondo.

Non si tratta di una presa di posizione di parte, ma di un indispensabile atteggiamento che il C.T.I.M. (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) – che Tremaglia rappresenta – assume in rappresentanza di tutti i nostri sostenitori in ogni parte del mondo.

Per questi motivi sarà necessaria una intesa con tutti i parlamentari eletti all’estero e che rappresentano i nostri connazionali alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica.

In questo quadro diviene necessaria l’approvazione alla Camera dei Deputati ed al Senato della Proposta di Legge che Tremaglia ha presentato che si chiama “Istituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli italiani all’estero”. Di fronte ai nuovi impegni conseguenti alla nuova rappresentanza elettorale degli italiani nel mondo.

Basti pensare ai problemi di carattere economico, di rappresentanza di iniziativa politica con la necessità di intese indispensabili nella nuova realtà politica ed internazionale. Basti pensare che abbiamo nel mondo più di 395 parlamentari di origine italiana ed alla straordinaria attività di carattere economico e sociale rappresentata dai milioni di italiani che risiedono all’estero.

Anche in ordine a queste nuove vicende economiche e politiche, diviene sempre più forte la nostra opposizione alla chiusura di nostri Sedi diplomatiche all’estero, così come è stata rappresentata nel progetto del Sottosegretario Sen. Mantica.

E’ proprio per questo motivo che, in adesione alla rappresentanza del C.G.I.E. e dei COMITES, abbiamo presentato la Proposta di legge, sottoscritta alla Camera dei Deputati dalla maggior parte dei Deputati eletti all’estero, per dare vita ad una Commissione Parlamentare Bicamerale, che affronti i problemi per fare la politica per gli italiani all’estero, che svolga attività di indirizzo, di coordinamento, di controllo sulle politiche concernenti i cittadini italiani all’estero, in particolare sull’attuazione dell’uguaglianza dei loro diritti civili e politici.

Insistiamo – ha sottolineato l’on. Tremaglia – nella nostra netta opposizione alle proposte avanzate dal Sottosegretario Mantica. Non possono aver corso queste assurde iniziative, se non vi è il consenso dei COMITES e del C.G.I.E. Ci riserviamo, per quanto ci riguarda, di dimostrare quanto sia assurda e negativa l’intenzione espressa dal Sottosegretario, di chiudere le nostre rappresentanze consolari, perché sono in netto contrasto con l’interesse assoluto degli italiani residenti all’estero e dell’Italia.

Iniziamo queste nostre osservazioni di fondo, contestando con decisione, la proposta delle chiusure dei Consolati di Detroit e Filadelfia, che hanno già creato un grave malcontento nella comunità italiana del Nord America.

Filadelfia è uno degli epicentri dell’immigrazione in tutto il Nord America. Dopo New York, Filadelfia è un’area densissima di presenza italiana, sia per ragioni economiche che politiche. In questo Distretto Consolare, infatti, vi sono interessi economici importanti dopo New York.

Preme ricordare l’Agusta Westland, che impiega circa 600 dipendenti, per la maggior parte italiana. La Boeing Corp. con centinaia di impiegati che curano i servizi della flotta Boeing dell’Alitalia e delle altre Compagnie aeree italiane.

Nel Distretto Consolare vi sono circa 250 imprese commerciali con capitale italiano. Il Centro Medico dei trapianti di Pittsburgh, Jefferson University, Sbarro Institute Cancer Research Center di Filadelfia, con centinaia di scienziati italiani. Temple University, con la sua succursale italiana. La flotta commerciale italiana, che usa il porto di Filadelfia per lo sbarco e la distribuzione dei prodotti italiani in tutti gli Stati Uniti.

Il Consolato italiano che emette circa 5000 visti a giovani che si recano a studiare in Italia.

Gli italoamericani, che rappresentano circa il 10% della popolazione, hanno eletto il 25% dei Consiglieri della città di Filadelfia, e la stessa percentuale di rappresentanti al Parlamento statale di Harrisburg. Il Presidente del Consiglio municipale è di origine italiana.

Ribadiamo – conclude Tremaglia – la nostra decisa contrapposizione ad una operazione assurda, che va contro gli interessi nazionali ed internazionali degli italiani all’estero e della stessa Nazione Italiana.

Ripetiamo la nostra decisa “alleanza” con il C.G.I.E. e con i COMITES, negli interessi superiori dei nostri connazionali e dell’Italia nel mondo.

CONFEDERAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIALI NEL MONDO

L’on. Mirko Tremaglia propone all’attenzione del Ministro degli Esteri di considerare di grande importanza, nel quadro della potenzialità delle nostre comunità all’estero, l’esistenza della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo che si è costituita durante il periodo del Ministero per gli Italiani nel Mondo e che rappresenta la nostra forza economica nel mondo e che hanno grandi possibilità di intervenire, anche in appoggio alla nostra struttura consolare.

L’on. Tremaglia ricorda che tale Confederazione, di cui era il Presidente Onorario, è stata presieduta dal Ministro Zamberletti, che ha dato strutture e capacità di iniziativa alla organizzazione in varie parti del mondo.

Su concorde parere e proposta di Tremaglia, di Zamberletti e degli Associati, la Confederazione è ora presieduta dal Sen. Mario Baldassarri che, unitamente alla organizzazione di carattere commerciale italiana che esiste nel mondo, è disponibile a rafforzare la nostra iniziativa e rappresentatività in ogni parte del mondo.

L’on. Tremaglia chiede che il Ministro degli Esteri prenda i necessari contatti con la Confederazione in modo di affrontare anche le necessità indispensabili delle attività delle nostre Ambasciate e dei nostri Consolati. Così si dimostrano le possibilità di superare i problemi che sono stati esposti con iniziative inopportune dal Sottosegretario Sen. Mantica.

La proposta Tremaglia, quindi, sotto questo aspetto ha questi significati:

1) Sottoporre la questione dei Consolati e delle Ambasciate all’esame determinante del C.G.I.E. e dei COMITES.

2) Prendere immediati contatti con il Sen. Mario Baldassarri, quale Presidente della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo, per studiare le possibilità di accordo e di iniziative tra il Ministero degli Esteri e la stessa Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo.

3) Sospendere ogni iniziativa contenuta nelle proposte del Sen. Mantica.

On. Mirko Tremaglia

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