SICUREZZA STRADALE E ……… TANTA IGNORANZA

Devo dire grazie al sempre attivo Sig. TONINO MORREALE dell’Associazione AIFVS di Parma, poiché lo stesso, leggendo un mio articolo sulla Gazzetta di Parma, relativo alle statistiche degli incidenti stradali, riferiti al 2008, diffuse dall’Istat, mi ha contattato per scambiare qualche idea sul tema degli incidenti stradali, invitandomi al convegno organizzato dallo stesso per il 21/3 in Mezzano (PR) ove si discuterà di sicurezza stradale..
Invito che ho accettato volentieri e che mi ha portato a conoscere indirettamente dell’esistenza di molte altre Associazioni impegnate da anni, per affermare e sostenere che occorre porre fine, o almeno limitare le quotidiane disgrazie, che portano tanti lutti, distruggendo a volte intere famiglie. Disgrazie comunque a volte sicuramente evitabili. Ma per evitarle, occorre anzitutto fare tanta chiarezza, conoscere i meccanismi e gli interessi che ruotano intorno al mondo dell’auto, patenti, alcool, assicurazioni, sanzioni amministrative da capogiro ecc.
Chiarezza significa anche riconoscere i soggetti istituzionali con i quali rapportarsi e proporre loro le istanze necessarie affinché si ravvisi qualche risultato positivo.
E gli unici soggetti pubblici che dobbiamo tenerci stretti nell’ambito della sicurezza stradale in quanto pubblici e non portatori di interessi privati, sono il Ministero dei Trasporti, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Sanità e quello di Grazia e Giustizia. Bastano ed avanzano per prendere i provvedimenti congiunti che interessano la circolazione e la sicurezza stradale così come in passato avvenuto. Certi interventi singoli, anticipatori di norme ancora lontane dati in pasto all’opinione pubblica ( leggi test antidroga ) devono cessare, poiché servono solo a creare della confusione ed ottenere magari l’effetto contrario a quello voluto.
Leggevo, ad esempio, l’affanno di tanti che propongono leggi, norme o schemi da far accapponare la pelle, per richiedere di conoscere in tempo reale il numero di incidenti riferiti ad un certo periodo.
Sembra che un deputato ed altri 30 suoi colleghi cofirmatari, siano portatori di una proposta di legge in tal senso. Io spero che questo signore ( e non solo) se avrà occasione di leggere il contenuto di queste righe, si renderà conto che, per la norma di cui agli artt. 222 e 223 del Codice della Strada, TUTTI gli organi di polizia previsti dagli artt. 11 e 12 dello stesso C.d S. hanno l’obbligo per ogni intervento riconducibile a incidente sulla strada, di inviare apposito formulario all’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, alla Prefettura del luogo, e in alcuni casi anche alla Procura della Repubblica, territorialmente competenti, per i provvedimenti consequenziali.
Da questo ne discende che, provincia per provincia, i dati riferiti a TUTTI gli incidenti rilevati da TUTTI gli organi di Polizia, sono disponibili per fare statistiche precise, che possono essere giornaliere, mensili, annuali e ovviamente sommandoli, per tutto il territorio nazionale.
Ora poiché il Ministero dei Trasporti dispone dell’unico Archivio Nazionale Conducenti collegato con ogni singolo ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, risulta un gioco da ragazzi da parte di questi ultimi, inviare tali dati al detto Archivio Nazionale, unitamente alla situazione delle patenti revocate o sospese nel periodo di riferimento. Tempo occorrente per l’incombenza. Una persona per ufficio e per ore 1. (Una).
E il Paese avrà la situazione che rispecchia la pura e purtroppo dolorosa realtà.
Ma questo era già quello che avveniva prima dell’avvento del disastro che è stata la norma che ha istituito la patente a punti. A meno che……., poiché nel 2010, ossia fra un anno, la Comunità Europea ci chiederà quante vite umane l’Italia ha risparmiato nel decennio, noi, da bravi italiani che di domenica piangiamo i morti del sabato sera e il lunedì proponiamo la guida ai sedicenni, diremo come si è scritto, che gli incidenti sono ………. diminuiti.
Dico questo per far capire che è inutile invocare nuove, complesse e inutili, dispersive norme quando queste, di una semplicità enorme, esistono già e sperimentate, ma a molti appunto sconosciute.
Occorrerebbe che qualcuno invece informasse l’On Deputato e colleghi, di quanto sopra, affinché impegnassero il loro tempo magari per sollecitare il Ministro dei Trasporti Matteoli. L’Associazione lo ha già fatto pregando lo stesso di dare una scossa ai propri collaboratori ministeriali al fine di far ripristinare l’elaborazione delle statistiche da parte degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile. Diversamente daremo un gran brutto voto al neo Ministro dei Trasporti oltre che a qualche Direttore Generale dello stesso Ministero.
Infine, personalmente, ritengo, che per limitare realmente gli incidenti stradali bisogna abbandonare la teoria dell’inasprimento delle pene pecuniarie e che occorre puntare di più sulle ottime norme già esistenti, modificandole ove occorra. A cominciare dal rilascio del foglio rosa; a riconsiderare la guida senza patente quale reato penale; a lavorare sulla recidività per infrazioni o incidenti a carico del conducente; a modificare la norma dell’art.126 bis sulla patente a punti, poiché questi una volta attribuiti, non devono poter essere recuperati; ad una seria verifica medica nei casi di rinnovo patente, il cui atto dovrebbe essere combinato con breve corso teorico sulle norme di comportamento, pur senza aggravio economico a carico del cittadino, ecc.

Carpaneto Piacentino,18/3/09
Ass.Naz.Utenti Stradali
A. Palmieri

Associazione Nazionale Utenti Stradali Carpaneto Piacentino (PC) www.utentistradali.com.

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