La doppia imposizione -Protesta dei pensionati italiani in Brasile

Ogni anno l'Inps eroga 1,3 miliardi di euro per un totale di circa
cinquencentomila trattamenti tra pensioni di anzianità, vecchiaia,
invalidità e superstiti. Di questi, il 40% per un importo medio per assegno
di 212 euro viaggiano in Europa.

Seguono poi le rotte “storiche” dell'emigrazione italiana, poco meno di
120mila, vanno verso gli Stati Uniti e il Canada, 72.565 viaggiano per
l'America meridionale, in Oceania arrivano quasi 58.531.

Altri, infine, sono smistati verso lidi più esotici: dal Perù al Marocco da
Capo Verde alla Repubblica Dominicana.

Il turismo previdenziale oramai non conosce confini, i motivi principali che
spingono i nostri connazionali ad emigrare sono la crisi galoppante la
constante erosione dei redditi, la componente importantissima nella scelta
del Paese é il cambio vantaggioso che restituisce un buon potere d'acquisto.

In pratica gli italiani dopo aver lavorato e maturato in Italia tutti i
requisiti, scelgono di emigrare per inseguire stagioni più temperate e uno
stile di vita migliore di quello che altrimenti si potrebbero permettere, da
pensionati, nel nostro Paese.

Con la Finanziaria del 2003 inoltre è stato garantito anche ai pensionati
italiani all'estero la pensione minima pari a 516,46 euro al mese.

L'Inps solo dallo scorso anno ha cominciato a prendere in esame il fenomeno,
risulta infatti che moltissimi pensionati si trasferiscono non rinunciando
comunque alla residenza nella Penisola.

Dallo studio eseguito dall'Inps a fine del 2008, risulta che le comunità di
pensionati esteri più grandi restano quella francese (con oltre 63mila
titolari di prestazioni previdenziali), quella argentina (50mila), quella
canadese (48mila) e quella statunitense (47mila).

Sono di importi tra i 630 e i 1.687 euro quelle erogate ai nostri pensionati
residenti nei paesi dell'Estremo oriente. Mentre in Europa é il Principato
di Monaco che detiene il primato, infatti, l'importo liquidato ai nostri
connazionali raggiunge i 1.202 euro. A Malta gli importi erogati sono in
media di 2.109 Euro.

La graduatoria risultante dallo studio elaborato dall'Inps segnala inoltre
che non se la passano male neppure i pensionati che risiedono in altri Paesi
extracomunitari Il primo posto lo ha conquistato il Messico dove, l'importo
medio liquidato mensilmente é di 842 euro, nella Repubblica Domenicana é di
815 euro, in Marocco sono 797 gli euro erogati, in Egitto si raggiungono i
788 euro e in Tunisia la somma media raggiunge i 733 euro.

Un'amara sorpresa l'ha avuta chi ha scelto di trasferirsi in Brasile,
infatti, un migliaio di pensionati italiani residenti in alcuni Stati della
Federazione brasiliana, sul totale di 10.931 presenti sul territorio, da
circa nove anni hanno ingaggiato una battaglia a colpi di carte bollate con
il Fisco tricolore.

Vediamo nel dettaglio qual'é la storia di questo contenzioso che sta creando
notevoli problemi ai nostri connazionali.

Dopo una vita di lavoro e dedicazione al nostro Paese si vedono emarginati e
discriminati per aver scelto di andar a trascorrere la meritata pensione in
un Paese dove ancora si puó vivere dignitosamente.

L'ennesima burla tutta italiana

1978: Italia e Brasile stipulano un accordo teso ad evitare la doppia
tassazione dei redditi.

Per 22 (ventidue) anni tutto fila liscio, i pensionati italiani residenti in
Brasile pagano nel paese di residenza le imposte dovute, le pensioni vengono
regolarmente erogate dagli Enti previdenziali italiani senza alcuna
trattenuta di imposte in base all'art 19.4 dell'accordo stipulato fra i due
paesi.

Anno 2000 ministro delle finanze Visco (Governo Prodi)

Sorpresa… Sorpresa…

Ai pensionati italiani residenti in Brasile vengono improvvisamente, senza
alcuna comunicazione preventiva, trattenute alla fonte le somme relative
all'”Irpef dovuta” calcolata sulle pensioni erogate dall'INPS e dagli altri
Enti previdenziali.

In pratica, in base ad un'allucinante interpretazione di qualche fantasioso
“interprete in lingue straniere”, il Direttore centrale dell'Ufficio Fisco
Internazionale Vincenzo Busa firma il 22 luglio del 2003 una circolare la
41/2003 che obbliga l'INPS e gli altri Enti erogatori a trattenere, in
qualitá di sostituti d'imposta, le somme “dovute” sulle pensioni erogate ai
pensionati italiani residenti in Brasile.

Un fatto curioso

Non tutte le pensioni pagate dagli Enti erogatori subiscono la trattenuta
sono solo un migliaio i “beneficiati” dalla circolare Busa i restanti 9931
continuano ad essere “bistrattati”.

In pratica grazie alla fantasiosa interpretazione del genio delle lingue
straniere, la frase inglese “May be taxed” (potrebbero essere tassate) il
genio la traduce con “VANNO TASSATE” viene cosí di fatto applicato
dall'Italia l'art 18.1 della Convenzione Italo-Brasiliana che vede la
tassazione concorrente per le pensioni superiori a 5000 dollari annui.

Dopo 7 anni di dura lotta “armata” dei nuovi “Mille”, a suon di carte
bollate e interrogazioni parlamentari, finalmente, qualcuno in Italia giunge
alla conclusione che vanno chiesti chiarimenti sull'Accordo alla controparte
braliliana per arrivare cosí ad una definizione della controversia….

Con lettera di protocollo GAB/ASAIN n.ro 16/2009 del 28 gennaio di
quest'anno, indirizzata al dr Enrico Martino responsabile dell'Ufficio
Estero dell'Agenzia delle Entrate, il Coordinatore Generale delle Relazioni
Internazionali della Segreteria della Receita Federal (corrispondente al
nostro Ufficio Esteri dell'Agenzia delle Entrate), Marcos Aurelio Pereira
Valadon risponde che: “per il Brasile vale l'attuale accordo, per altro,
rispettato per ben 22 anni dall'Italia.

Il Brasile riconosce valida l'applicazione dell'art 19.4.

Non vede alcun fatto nuovo e non comprende quali siano state le motivazioni
che hanno spinto l'Italia a modificare in modo arbitrario, unilateralmente,
quanto concordato anche amministrativamente attraverso la Convenzione che
ha, oltrettutto, validitá di legge ratificata, tra l'altro, dal Parlamento
italiano il 29 novembre del 1980 con n.ro 844.

Il risultato di tutto ció é che in questa situazione i “1000 beneficiati”
dalla famosa circolare 41/2003 pagano imposte trattenute alla fonte in
Italia e, continuano ovviamente a pagarle anche in Brasile alla faccia della
Convenzione sulla doppia tributazione…

Dopo la risposta ufficiale del Brasile finalmente qualcosa si é cominciato a
muovere in Italia…

Dopo l'interrogazione parlamentare presentata dall'On Angelo Compagnon le
“alte sfere” dell'Agenzia stanno cominciano a dar atto dell'equivoco creato
dal famoso genio delle traduzioni…

Va detto, tra l'altro, che esiste la possibilitá dell'avvio di inchieste
tese a definire le responsabilitá dei dirigenti dell'Agenzia coinvolti nella
questione la causa sarebbe il danno erariale prodotto dalla vicenda, risulta
infatti che l'Agenzia deve rimborsi valutati in oltre un milione e mezzo di
euro sui quali vanno calcolati la rivalutazione monetaria e gli interessi
legali.

Con risposta scritta all'On Compagnon l'Ufficio Esteri dell'Agenzia conferma
infatti l'errore avvenuto e da per certa l'applicazione anche da parte
italiana dell'art 19.4 della convenzione cosí come avviene anche per la
parte brasiliana…

A questo punto i “beneficiati” dalla circolare 41/2003 dovrebbero aver
diritto al rimborso dell'Irpef trattenuta alla fonte per gli anni trascorsi
dal 2000 al 2009 incluso….
Dall'inizio di questa vicenda a tutt'oggi si sono create paradossali
situazioni:

L'Ufficio Liquidazioni dell'Agenzia dopo aver liquidato rimborsi Irpef
relativi agli anni 2000 – 2001 – 2002 ha inviato ai pensionati ingiunzioni
per la restituzione degli stessi importi giá liquidati.

Ci auguriamo che le cose seguano il verso giusto e finalmente questa
querelle venga definita in modo corretto.

Va detto, per altro, che dopo questi ultimi fatti l'Inps dovrebbe smettere
di trattenere indebitamente imposte, non dovute, ai Pensionati italiani
residenti in Brasile, anche perché potrebbero emergere responsabilitá penali
in merito.

Per chiarimenti e qulsiasi dubbio i pensionati che sono coinvolti nella
questione possono rivolgersi ai nostri indirizzi di posta elettronica in
Brasile.

È stata organizzata una struttura di assistenza legale per coloro che devono
far richiesta di rimborso per gli anni passati…

L'uffico legale che si occupa di queste pratiche e lo Studio Acchiardi di
Udine all'indirizzo di via de Rubeis 19 33100 Udine.

VIRGILIO TONIATI
virgiton@hotmail.com

www.lombardinelmondo.org
www.mantovaninelmondo.eu

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