SUCCEDE IN IRAN

La calma torna in Iran dove gli oppositori sono stati ridotti al silenzio e, nella totale censura perfino di internet, francamente nessuno riesce a capire la portata dei disordini. Credo che la repressione continuerà in silenzio per mesi e una volta di più questo grande paese pieno di storia e civiltà resterà dominato da un potere religioso che ci appare del tutto assurdo ed incomprensibile ma che – come il comunismo in Cina – diventa soprattutto strumento e copertura di ogni ipocrisia. Quello che mi stupisce è il comportamento di Obama. Un presidente osannato dai media e dalle folle, che per tanti politici italiani è un mito ineguagliabile ma che – ormai al potere da sei mesi – non ricordo abbia preso una posizione politicamente lungimirante, coerente, in qualche modo risolutiva. Il tempo dirà il vero valore di questa persona che speriamo non sia solo immagine ma anche concretezza. Intanto sull’Iran, dopo aver di fatto dato troppo credito al presidente iraniano, si è ritrovato poi senza argomenti e possibilità di interventi politici contro l’ennesimo stravolgimento della democrazia. Non che l’Europa abbia fatto molto meglio (come per la Cina è il business che conta, le libertà sono sempre un optional) ma d'altronde da sempre la “realpolitik” insegna che dittatori, presidenti, leader e assassini si assolvono o si creano a seconda del momento…

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