Ordine del giorno dell’on. Razzi

L’On. Antonio Razzi deputato di IDV, eletto nella Circoscrizione Estero-Europa, è lieto di comunicare che il proprio ordine del giorno – protocollato alla Camera dei Deputati al nr. 9/2468/1 – è stato accolto dal Governo. ed approvato dall’Assemblea nella seduta odierna del 23 giugno 2009.

L’On.Razzi , essendo lui stesso abruzzese, esprime grande soddisfazione per il suo ordine del giorno , conversione in legge con modificazioni del DL 39/09 -interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.

Si riporta di seguito il suddetto Ordine del giorno :

La Camera,

premesso che:

il comma 5-ter dell’articolo 14 del decreto-lgge in esame precisa che le eventuali risorse economiche che saranno destinate dall’Unione europea all’Italia per il sisma del 6 aprile 2009 devono considerarsi aggiuntive rispetto a quelle già stanziate dal Governo italiano;

il principale strumento finanziario dell’Unione europea per rispondere alle calamità naturali sostenendo la ricostruzione delle regioni colpite è il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE), istituito (Regolamento (CE) n. 2012 del 2002 del Consiglio dell'11 novembre 2002;

l’intervento del Fondo consente di coprire una parte delle spese pubbliche sostenute dallo Stato beneficiario per attuare i seguenti interventi di emergenza:
a) ripristino immediato delle infrastrutture e delle attrezzature nei settori dell'elettricità, delle condutture idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità e dell'istruzione;
b) realizzazione di misure provvisorie di alloggio e organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate della popolazione;
c) messa in sicurezza immediata delle infrastrutture di prevenzione e misure di protezione immediata del patrimonio culturale;
d) ripulitura immediata delle zone danneggiate, comprese le zone naturali;

il FSUE dispone di una dotazione annuale di 1 miliardo di euro, un quarto della quale deve rimanere a disposizione il 1° ottobre di ogni anno per far fronte ad eventuale esigenze fino alla fine dell'anno;

secondo notizie di stampa la Commissione europea – se sarà confermata la stima di 10 miliardi di euro di danni nelle zone colpite dal sisma – erogherebbe 480 milioni di euro dal Fondo di solidarietà, pari quindi a circa il 5 per cento dell’ammontare complessivo dei danni;

impegna il Governo

ad adoperarsi, per quanto di competenza, per:

garantire che le zone colpite dagli eventi sismici beneficino del massimo ammontare possibile di aiuti finanziari erogati dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea di cui al Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio dell'11 novembre 2002;

promuovere un incremento della dotazione finanziaria complessiva del fondo, la fine di incrementare, nell’ipotesi di catastrofi naturali, l’intervento dell’Unione europea a favore delle zone colpite, in coerenza con il principio di solidarietà su cui si fonda la costruzione europea.

On. Antonio Razzi

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