Certe volte, in questi giorni, mi sembra di vivere su un altro pianeta. Mentre passo le giornate nel mio nuovo ufficio di sindaco di Verbania fuori vedo il lago Maggiore, le onde, il vento che le increspa mentre io sono lì a parlare di consorzi idrici, aule da sistemare, programmi turistici, urbanistica. Ma sono comunque contento perché mi sento vivo, affronto problemi pratici e almeno qualcuno lo risolvo alla svelta, incontro tanta gente che viene a trovarmi (e spesso si/mi commuove, ormai è un classico). Ma il televideo al di là della scrivania mi riporta rapido a un’altra realtà che francamente mi sembra però virtuale: le inchieste a Bari, presunte serate allegre di palazzo, gente che si accapiglia per un referendum che in realtà non si fila nessuno, Franceschini che mette le dita negli occhi a D’Alena (e viceversa)… L’alieno sono io che ha scelto di stare con la gente a tentare di risolvere problemi o lo è un mondo politico italiano che spesso non riesco più a decifrare? So solo che fino a questo momento benedico la mia scelta, schiatterò di lavoro ma mi sento utile, credo che – ma non serviva essere eletto sindaco per questo – in giro ci siano per fortuna migliaia di politici onesti che si impegnano per la propria terra. Allora l’alieno (fesso) chi è? Non lo so, fate voi, certo che uno questa domanda se la pone sul serio…
