La TV era un tappeto volante?

Dico per caso che, oggi lunedì 22 giugno 2009, post ballottaggio-referendum, mi sono trovata da amici a cenare e c'era un piccolo televisore acceso.
Che tuffo al cuore! C' era il Pippo nazionale, più giovane di almeno 20 anni, in prima serata su Rai Uno: replica di Gran Varietà.
A questo punto chiedo di andare sul 2: buio totale. Rimane il 3: il calcio.
Su La 7 la Gruber intratteneva conversazioni Spinte da labbra turgide, sulle elezioni: Livia Turco fremente e Gasparri pacato dalle conferme elettorali. Rete 4 al buio, o meglio si sente una specie di continuato quasi pernacchio. Di fronte ad un piatto di orecchiette al pomodoro e basilico e buona conversazione , non dovevamo farcene una ragione di spegnere dopo aver visto una muffita Paperissima, e salutare
la Vitti, Leali, Oxa e non so…si può stare anche senza la Tv di sottofondo, se questo è ciò che passa.
Mi chiedo allora cosa hanno chiesto agli italiani per giorni: votare votare votare, continuando a parlare di mignotte e ruffiani, alternando immagini
di rivoluzioni e proteste nel sangue, la cronista che si chiama come me ma non mi è parente, velata e confinata. Che dovremmo fare, scappare su un tappeto volante? Bene, andai ad una
lezione di giornalismo, era la fine di marzo del 2008, a sentire Marjane Satrapi, mi parve opportuno scrivere allora che mi sembrò piuttosto una “magnifica lezione di storia”. Alcuni giorni fà lessi: Scendono in campo Marjane Satrapi e il regista Mohsen Makhmalbaf che equiparano la vittoria di Ahmadinejad a un colpo di Stato. Me lo feci tradurre(*):”Nelle elezioni precedenti si annunciavano i risultati preliminari almeno quattro ore dopo la chiusura dei seggi. Questa volta l’ufficio della suprema guida l’ha fatto mezz’ora dopo la chiusura. E’ inoltre semplicemente impossibile che con i mezzi attuali si possano spogliare venti milioni di schede in tre ore. Si tratta di un colpo di stato.Si vuole qualche esempio? L’Iran non tiene un registro degli elettori. Il diritto al voto è determinato dal certificato di nascita. Nessuno è in grado di verificare se questi certificati siano autentici o falsi. Alla morte di mio fratello, i miei genitori non hanno annullato il suo, e io l’ho ereditato. Si stima che ci siano due milioni di certificati non validi. Le milizie bassidje (1) sono famose per fabbricarne e custodirne un gran numero che possono utilizzare per riempire le urne. E, poiché non è obbligatorio votare nei pressi del proprio domicilio, è possibile presentare il proprio certificato in più di un seggio. Evento eccezionale: quest’anno un terzo dei seggi era mobile, senza alcuna supervisione. Peraltro, nel paese non c’è accordo sulle dimensioni del corpo elettorale. Secondo il Ministero dell’Interno gli aventi diritto al voto sarebbero 46 milioni, mentre il Centro di Statistica iraniano arriva a calcolarne 51 milioni” .

Non mi fu chiaro niente lo stesso ma pensai una volta ancora che quando sento parlare di Islam o mondo cristiano, gli occhi non mi brillano, anzi mi si annebbia la mente.Con tutta la buona volontà e la voglia di scordare cosa succede in questo Paese, il fiato l' ho sentito sul collo, a maggior ragione con le elezioni e certi ballotto-referendum, e non aver votato una volta ancora. Eppure dovrebbero avere messo in chiaro come ci si vive e cosa fanno al Parlamento e nelle amministrazioni comunali, se a cose fatte, questo è ciò che passa la Mensa dell'Informazione.
E il movimento, la Reter, gli indipendenti cosa fanno? Sono divisi, tra andare a Vicenza o in Abruzzo ad esempio, solidarizzare con i terremotati o gli occupati dalla base Usa quasi fossero cose lontane tra loro, ma si sosteniamo l' Iran Verde!
C
erco di seguire questi voli che non sono affatto di fantasia .
L'Italia come l'Iran o l'Afghanistan non è fatta solo di capitali
ma anche di province.Così vengo a sapere di altri tappeti volanti e draghi nella Tuscia, perchè volano anche alcuni studenti abruzzesi, prescelti: ” Il Generale Bruno Rocco, responsabile dei reparti operativi dell’Aves, in risposta all’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, che sul proprio sito ha inserito un appello relativo a un piano nazionale di aiuto e di interventi concreti per dare sostegno agli insegnanti e studenti del territorio aquilano colpito dal sisma, ha organizzato con il benestare del comando Aves e dello Stato Maggiore dell’Esercito un gemellaggio culturale con la Tuscia…Gli studenti sono partiti ieri dall’aeroporto Preturo dell’Aquila a bordo di un elicottero Ch 47 Chinook e di due aerei Dornier 228 della Brigata Aviazione dell’Esercito. I velivoli li hanno condotti a Viterbo, dove hanno iniziato la giornata visitando i mezzi e le strutture del Centro Addestrativo dell’Aviazione dell’Esercito, Villa Lante e poi il Comune. Dopo una visita guidata nelle sale del Palazzo dei Priori, hanno ricevuto il saluto delle autorità e con tanto di guida sono andati a passeggio per le strade del quartiere San Pellegrino, dove hanno potuto visitare anche il Palazzo dei Papi…

Da tempo, stancamente non si vola nazionale al massimo low coast, se non altro per stare lontano da questa mefitica aria che con il calore, irrancidisce.. figurarsi sotto una tenda, che certo non è quella che è stata messa a disposizione per il colonnello Gheddafi, col quale a suon di soldi e accordi ci si è riconciliati.

Penso che il racconto della guerra, quella vissuta dalle persone, non dai media nelle halles degli alberghi o nelle stanze dove i bottoni si cuciono febbrilmente, attaccando le notizie a chiusure lampo di telegiornali, sia fondamentale per rimanere con i piedi per terra.
Per questo spesso ho rivolto lo sguardo a donne come Marjane Satrapi, perchè è stata una che la storia la racconta con le vignette, piccoli tatuaggi sulla pelle, fine conoscitrice del taglia e cuci, dei polli cucinati con le prugne e mi accorgo, forse non proprio da oggi , che tutto il mondo è paese, tanto se ci nasci in un posto, tanto se ne si è cacciati o ti allontani, per sempre, da dove hanno disposto della tua vita, sia pure con un atto d'amore.
Non so cosa crei oggi la Satrapi, cosa si stia cucinando nella Cabina di Regia, probabilmente qualcosa di grosso, sopratutto da digerire se l'antipasto ammannito è quello che ho visto stasera, in Tv, senza porsi alcun problema tanto d'Informazione che d' Intrattenimento: un presente di nulla. Pertanto continuo e vi invito a seguire i draghi e i tappeti volanti che continuano ad abitare l'etere e la terra. Ad aprire gli occhi, perchè non siamo ancora in una second life.

Doriana Goracci

(*) 1 Organizzazione creata all’indomani della destituzione dello Scià dal nuovo potere rivoluzionario per mettere la gioventù popolare al servizio della rivoluzione, Bassidje è stata in seguito integrata nel corpo dell’Armata dei Pasdaran. (n.d.t.)
La treduzione dell'intervista a Marjane Satrapi è di Mauro Maiorani

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