UN PROGETTO PER IL FUTURO DELL’ITALIANITA’ NEL MONDO!

Un progetto per il rilancio del Made in Italy (che poi sia anche magico tanto di guadagnato) e l’Italianita’ nel mondo”

Noi del Pie (nascente partito degli italiani dall’estero) abbiamo ripetuto fino alla nausea, che il rilancio dell’Italianita’ nel mondo puo’avvenire solo con il voto parificato a tutte le tornate elettorali, questo ristabilerebbe quel ponte mai costruito tra madre patria e noi figli di un Dio minore. Mi sento autorizzato a dire questo per i miei tanti anni passati all’estero e sono convinto, che questo sia il pensiero di tanti milioni d’italici sparsi per il mondo, c’e’ un vechio proverbio che andrebbe proprio al nostro caso: “ consigliar vi posso ma non portarvi a dosso” e alla fine lo “scrollamento” avverra’, altro che amor patrio. Parlando d’italianita’ nel mondo, certamente non parliamo di scuole, assistenzialismo o piangerci a dosso come stanno facendo gli eletti all’estero, questo vale per le generazioni dei primi anni del diciannovesimo secolo fino ai settanta. Oggi le nuove generazioni di migranti hanno competenze culturali, superiore forse anche ai nostri concittadini residennti in Italia. Un paio di settimane fa a Londra, (a prova di questa rinascita) e’ nata un’Associazione Culturale ItaloEuropea, formata da 16 giovani / issimi, (anche quelli di sprito come il sottoscritto ci sono capitato li’ per caso) soci fondatori e 10 sparsi per il mondo alla fine del mese (e ogni fine mese gratuitamente nella sala della Chiesa Cattlica di Lewsham grazie all’interessamento del Presidente Onorario Teodoro Di Nardo) ci sara’ la prima riunione, ovviamente terremo fuori la politica con la p minuscola e il “tiforismo dei partiti” ultimamente cosi’ amato dagli italiani. La Politica come dicevo all’amico e Presidente dell’Associazione Baglini, poterebbe essere anche Cultura se rivista come progressismo costruttivo ed iniziative alternative pragmatiche, quello che manca alla nostra amata Italia, personalmente avrei paura d’andare in Italia, sapendo che le mie scarpe non sono di destra o di sinistra. All’estero occorre una nuova rinascita dell’associazionismo che dia un taglio netto con il passato e l’assistenzialismo. Noi non vogliamo ma vogliamo dare! (1) il nostro contributo culturale ed empiristico di cittadini italiani (2) una reintregrazione tra le due culture. All’estero esistono molti “talentati” che andrebbero valorizzati di piu’ dalle istituzioni italiane e sopratutto da quell’estere. Talenti nel campo della cultura, inprenditoria e della politica e il voto parificato, spingerebbe i Comuni, Province e Regioni ad un’inter-relazione direttamente con i loro connazionali all’estero. Un contributo eccezionale potrebbe venire dai palinsesti Rai con dei programmi dedicati all’estero a livello nazionale e non semplicemente limitati a Rai Internazionale, che a quanto parrebbe sia morta e sepolta. Ultima considerazione che vorrei fare e’ per il “Magic Italy” e’ il Mde in Italy ribatezzato come nuova brand da Silvio Berlusconi. La magia potrebbe avvenire solo se gli Iper Imprenditori alimentari in Italia, si convincessero ad investire all’estero. Nella sola Europa ci sono milioni di potenziali consumatori e i nostri prodotti tipici non andrebbero lasciati come si e’ fatto per decenni, nelle mani di pochi importatori e piccoli commecianti ahime’ alle loro merce’. Occorre una vera politica economica del fare e non solo nel dire!

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