INTERCOMITES — I DEPUTATI ELETTI ALL’ESTERO SCRIVONO A FRATTINI

Roma, 11 giugno 2009

Si trasmette di seguito la nota, dal carattere sentitamente bipartisan, che i 12 deputati eletti all’estero hanno inteso trasmettere al Ministro Frattini al fine di porre in evidenza alcuni aspetti che dovrebbero essere tenuti in considerazione in vista dell’incontro con i coordinatori degli INTERCOMITES previsto a Roma il prossimo 23 giugno.

“Gentile Ministro,
ci è giunta notizia che il Sottosegretario Alfredo Mantica, con un’iniziativa che ci ha colto di sorpresa, ha convocato a Roma per il giorno 23 giugno, tramite gli Ambasciatori dei rispettivi Paesi, i coordinatori degli INTERCOMITES di tutto il mondo, al fine di “acquisire utili elementi di valutazione” in ordine alla riforma delle leggi istitutive dei COMITES e del CGIE. Nell’occasione si prevede anche un’audizione degli stessi coordinatori, le cui spese di viaggio e permanenza sono sostenute dal MAE, da parte del Comitato ristretto istituito dalla Commissione Affari Esteri del Senato per l’esame delle proposte di legge in esame.
Estendere l’ambito della consultazione rispetto a provvedimenti riguardanti istituti di rappresentanza è sempre una cosa importante, anche se lo stesso Sottosegretario Mantica ha evidenziato più volte la sussistenza di una molteplicità di interlocutori che potrebbero interferire sulle politiche emigratorie. Ci sembra, tuttavia, che l’occasione di un’interlocuzione diretta con un certo numero di rappresentanti di base vada colta in tutta la sua potenzialità, evitando che sia ristretta a qualche passaggio formale.
Per questa ragione, desideriamo richiamare la Sua attenzione su alcuni punti che, a nostro avviso, sarebbe utile tenere presenti in vista dell’incontro con i coordinatori degli INTERCOMITES:
1. Poiché ad oggi non è dato sapere, quale sia la posizione del Governo sulla riforma di COMITES e CGIE, forse sarebbe opportuno definire in modo formale tale orientamento perché la consultazione possa avvenire su elementi certi e non su dialoghi informali.
2. Negli stessi giorni si svolgeranno i lavori del Comitato di Presidenza del CGIE. Sarebbe preferibile, dunque, evitare incomprensibili e forse imbarazzanti parallelismi e prevedere che all’incontro possano partecipare anche i componenti dell’organismo dirigente del CGIE, espressione loro stessi dei COMITES e delle comunità all’estero, che potranno integrare utilmente le valutazioni dei coordinatori dei COMITES.
3. La consultazione dei coordinatori degli INTERCOMITES può avere un valore pregnante a condizione che essi siano interpellati non uti singuli, ma come portatori degli orientamenti degli organismi che rappresentano. Per questo ci sembra indispensabile che non solo i coordinatori siano messi nella condizione di raccogliere, in apposite riunioni, le opinioni di tutti i presidenti dei COMITES del loro Paese, ma che ciascun COMITES possa esprimere autonomamente le sue valutazioni, che saranno affidate ai Presidenti affinché siano rappresentate nella riunione dell’INTERCOMITES:
4. La consultazione sistematica e formale dei COMITES, rinunciando a sbrigative scorciatoie che rischiano di determinare malintesi e approssimazioni, potrebbe essere affidata in tempi adeguati allo stesso CGIE che, come Lei ben sa essendone il Presidente, è per legge il maggior organismo di rappresentanza e di coordinamento delle comunità italiane all’estero e che da qualche tempo sta riservando molta attenzione ai rapporti con le rappresentanze istituzionali e associative presenti sul territorio dei maggiori Paesi di emigrazione.
5. Dal momento che i disegni di legge debbono essere esaminati e approvati in entrambi i rami del Parlamento, francamente non si comprende come dall’agenda degli incontri dei coordinatori degli INTERCOMITES manchi ogni contatto con la Camera dei deputati e, in particolare, con la Commissione Esteri e il Comitato per gli italiani nel mondo di questo ramo del Parlamento, che pur dovranno esaminare e a valutare la legge di riforma proveniente dal Senato.
6. L’incontro a Roma con i coordinatori degli INTERCOMITES cade in vicinanza della preparazione dei documenti finanziari previsti dalla legge (assestamento 2009, finanziaria 2010, ecc.) e con l’importante provvedimento di riorganizzazione della rete consolare. Si potrebbe cogliere l’occasione, dunque, per acquisire “utili elementi di valutazione” anche su questi aspetti, non meno importanti di quelli relativi alla riforma degli istituti di rappresentanza.
7. Poiché in una fase di ristrettezze finanziarie come quella che stiamo vivendo sono state opportunamente trovate le risorse occorrenti per la venuta a Roma dei coordinatori degli INTERCOMITES, vogliamo sperare che uno zelo non minore si riscontri per integrare le risorse del CGIE affinché possa completare per l’anno corrente le attività indispensabili previste dalla legge.
Sicuri di un Suo attento ed efficace impegno per le questioni sulle quali abbiamo ritenuto di richiamare la Sua attenzione, La salutiamo cordialmente.

Angeli Giuseppe, Berardi Amato, Bucchino Gino, Di Biagio Aldo, Farina Gianni, Fedi Marco, Garavini Laura, Merlo Riccardo, Narducci Franco, Picchi Guglielmo, Porta Fabio, Razzi Antonio.”

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