INTERCETTAZIONI: IL GOVERNO TUTELA I CRIMINALI

“Il disegno di legge sulle intercettazioni, proposto dal Governo, tutela solo i criminali”. E’ il commento dell’on. Laura Garavini, capogruppo PD in Commissione Antimafia che nel suo intervento in aula contro l’approvazione del progetto di legge sulle intercettazioni ha denunciato le conseguenze negative che si avranno in termini di lotta alla criminalità. “Formalmente i reati di mafia sono esclusi dalle restrizioni che il Governo vuole introdurre”, ha detto in aula la deputata PD “ma di fatto la riforma impedisce intercettazioni per tutta una serie di reati cosiddetti satelliti – come, ad esempio, l’usura, il traffico di droga, il traffico di rifiuti – che servono alle mafie per rafforzare il loro potere sul territorio”. Infatti, il disegno di legge presentato dal Governo prevede che per autorizzare le intercettazioni, escluse quelle per mafia e terrorismo, occorrono evidenti indizi di colpevolezza. “Tradotto in realtà”, ha continuato nel suo intervento la Garavini “il provvedimento in esame obbliga gli inquirenti ad intercettare solo dopo aver acquisito le prove della colpevolezza di una persona, e cioè quando ormai il loro uso diventa praticamente superfluo”.
“Con questa legge sulle intercettazioni il Governo non tutela la privacy dei cittadini, ma quella dei criminali”, ha commentato l’on. Laura Garavini “impedendo, di fatto, ai magistrati di intercettare e ai giornalisti di pubblicare le intercettazioni, pena il carcere. Provocatoriamente, potrei dire che forse solo le mafie sarebbero riuscite a fare meglio”.

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