Alle radici della Massoneria

di Luca Bagatin

In un mondo che sta cominciando a prendere consapevolezza della mancanza di solide certezze per il domani, ecco riaffiorare antiche domande: “Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando”? Obiettivamente, c'è una gran ‘fame’ di quelle risposte che potremmo racchiudere nelle parole: Conoscenza, Ricerca, Verità, Gnosi. Il principale degli approcci a tali dimensioni, è certamente quello passato alla Storia e alla letteratura con il sostantivo esoterico, ovvero un approccio che va alla ricerca delle radici profonde della nostra cultura e civiltà. Per approccio esoterico intendiamo, ovviamente, quello che si occupa dello studio e dell’approfondimento del simbolismo che ci circonda e che è giunto a noi dalle antiche civiltà che ci hanno preceduto e che hanno forgiato l’umanità così come si presenta oggi. Per ricercare le radici di questo approccio dobbiamo dunque andare molto indietro nel tempo: sino almeno all’antica Grecia, ovvero, allorquando i greci ereditarono i misteri gnostici dagli Egizi. I culti misterici, tanto in Egitto che nell’antica Grecia, erano riservati a pochi iniziati e miravano “all’estasi Divina” o “unione con il Divino”. Si veda bene che, fra questi culti d’Occidente, vi è una significativa analogia e similitudine con la spiritualità vedica e buddhista d’Oriente. L’influenza della cultura gnostico-iniziatica influenzò tutta la civiltà occidentale dei millenni a venire, la quale sosteneva sostanzialmente che tutte le arti, le scienze e le filosofie dovevano necessariamente tendere al Bello, al Buono ed al Vero. Questa era dunque l’essenza della conoscenza e solo la conoscenza poteva ritenersi ‘Divina’ (da qui il ripudio degli gnostici per il “Dio della Bibbia” e la loro empatia verso la figura allegorica del Serpente, simbolo esoterico di conoscenza e, quindi, di liberazione da ogni peccato: primo fra tutti l’ignoranza). Fu così che la conoscenza permise lo sviluppo e la piena espansione della civiltà greca, prima e, successivamente, dell’Impero Romano. Ciò almeno sino al Concilio di Nicea del 325 d.C. proclamato dall’Imperatore Costantino, il quale dichiarò eretica la Gnosi e decretò la fede cattolica quale unica religione dell'Impero. E si noti bene come il cattolicesimo facesse leva soprattutto sull’ignoranza e sugli animi semplici, ostacolando e vilipendendo qualsiasi tipo di conoscenza e di progresso interiore ed esteriore dell’essere umano. Fu così che gli gnostici entrarono in clandestinità. E così fecero anche le famiglie che si richiamavano agli insegnamenti iniziatici di Gesù – l’Esseno – detto “Il Cristo”, le quali presero il nome di Rex Deus. Dei Rex Deus – che all’apparenza continuarono a praticare il cattolicesimo – fecero parte le più grandi famiglie nobiliari del Medioevo, fra cui i reali sassoni d’Inghilterra, i capetingi di Francia (che rivendicarono la loro discendenza diretta da Maria Maddalena – sposa del Cristo – e da Gesù stesso) ed i St. Clair di Roslin (la stirpe che fece edificare la misteriosa Cappella di Rosslyn). Non fu dunque un caso che i Cavalieri Templari dell’alto Medioevo furono un ordine cavalleresco – militare sorto con l’appoggio dei Rex Deus e che divennero, quindi, i custodi della gnosi cristiana, mantenendo comunque su ciò – ufficialmente – un assoluto riserbo. Un’altra corrente gnostica che entrò in contatto diretto con i Templari fu quella dei Sufi islamici, i quali si riteneva avessero avuto un ruolo fondamentale nella costruzione del Tempio di Re Salomone, che peraltro è simbolo all’origine della moderna Massoneria. I culti misterici dei Sufi, avvezzi anche alla Cabala ebraica, si fusero con le conoscenze templari e queste, a loro volta, si fusero con quelle delle Corporazioni muratorie medievali, prima fra tutte quella denominata ‘i Figli di Salomone’, i quali erano esperti nella cosiddetta geometria sacra, la disciplina che attribuiva un significato mistico ai rapporti matematici nella realizzazione delle opere d’arte e di quelle architettoniche. Tale Corporazione fu alla base della costruzione delle più significative cattedrali gotiche, fra cui quella di Chartres, Rheims ed Amiens, talmente ricche di simbolismo gnostico che servì appunto agli iniziati a tramandare la Tradizione. E fu così che, sostanzialmente, divenne possibile mantenere in vita l’esistenza di scuole filosofiche e psicologiche antichissime (come la già citata scuola dei Sufi islamici), capaci di contrapporsi al bigottismo del Medioevo, impregnato di superstizione, il tutto celato nel simbolismo delle Cattedrali gotiche cristiane. In seguito, nacquero le prime saghe del cosiddetto Santo Graal, che altro non era che il tramandarsi degli insegnamenti esoterici conosciuti anche dallo stesso Gesù, che fu, secondo questa Tradizione, un Grande Iniziato agli Antichi Misteri. Significativamente ricca di simbolismo esoterico è la Cappella di Rosslyn, in Scozia: fatta costruire nel XV secolo dal conte William St. Clair di Roslin (si noti bene che Roslin, in antica lingua gallica significa: “antica conoscenza tramandata di generazione in generazione”), un mecenate proveniente da una fra le più influenti famiglie Rex Deus dell’epoca, Rosslyn pullula letteralmente di simboli ed allegorie gnostiche, rosacrociane e libero muratorie. Pensiamo ad esempio alla testa scolpita di Ermete Trimegisto, considerato dagli Egizi il Dio Toth, così come l’arco all’esterno della cappella, decorato da numerosi compassi simbolo della Massoneria; ma anche la scultura di Baphomet – idolo gnostico caro ai Templari – e finanche un cavaliere templare che conduce un uomo bendato tirandolo con una fune a rappresentare un’iniziazione massonica ante litteram. E potremmo continuare citando i tre pilastri interni alla cappella, che indicano rispettivamente il pilastro dei tre gradi della Massoneria azzurra: quello dell'Apprendista, del Compagno d’arte e del Maestro. Invero, i riferimenti al cristianesimo, nella Cappella di Rosslyn, sono assai pochi e trascurabili. Forse, una delle curiosità di Rosslyn è la presenza di sculture raffiguranti piante conosciute solo nelle Americhe, come il granoturco e l’aloe. E questo a commemorare i viaggi dell’antenato di William St. Clair, il conte Henry, il quale approdò nelle coste del Nord America cento anni prima di Cristoforo Colombo, sbarcandovi, molto probabilmente, stando alle prove documentali del volume “Il segreto dei Templari” scritto dallo studioso William F. Mann, con una flotta di Cavalieri Templari. La Massoneria pare dunque essere la depositaria principale della tradizione gnostica tramandata, di generazione in generazione, dalle famiglie Rex Deus. E possiamo inoltre affermare che le origini di questa Confraternita sono ben più antiche rispetto a quelle ufficiali, che la fanno risalire al 1717, allorquando fu fondata la Gran Loggia d’Inghilterra presso la “Taverna dell’Oca e della Graticola”. Questa commistione fra Rex Deus e Massoneria è fortemente sostenuta specialmente dagli studiosi e massoni Christopher Knight e Robert Lomas, i quali teorizzano anche che la leggenda di Hiram Abif, costruttore del mitico Tempio di Re Salomone alla quale si rifanno tutti i Liberi Muratori, non è altro che un’allegoria dell’omicidio di Giacomo il Giusto, fratello di Gesù, custode degli insegnamenti misterici degli Esseni ed uno fra i primi membri storici dei Rex Deus. Gli studiosi portano a sostegno di ciò numerose tesi nel loro libro: “Il secondo Messia” edito in Italia da Mondadori. E’ grazie ai Rex Deus e, dunque, ai primi Massoni, se si è progressivamente usciti dall’oscurantismo medievale per approdare al Rinascimento, con la sua rinnovata estetica nelle arti e con una rinnovata ricerca del progresso scientifico e della conoscenza. Pensiamo, ad esempio, all’opera dei massoni Elias Ashmole, ma anche a Sir Isaak Newton, noti alchimisti e uomini di scienza e cultura, nel fondare la Royal Society per la promozione della scienza scevra da dogmi. La Massoneria, una volta costituita ufficialmente nel 1717, si diede delle regole o ‘Landmark’ le quali, fra le altre cose, stabilivano che nelle tornate rituali non si sarebbe potuto parlare né di politica né di religione e ciò per evitare divisioni fra i suoi membri. Purtuttavia, sappiamo come vi furono eminentissimi uomini politici che ingrossarono le file massoniche. Ciò ad ogni modo non significa affatto che la Massoneria influenzò la politica, per quanto sia di fondamentale importanza storica rammentare come la Costituzione degli Stati Uniti d'America – che è la più antica Costituzione statuale esistente – sia stata fondata su principi inequivocabilmente massonici, a partire dal concetto secondo cui tutti gli uomini nascono eguali e che un Governo ha autorità solo con il consenso del popolo. I Padri fondatori degli Stati Uniti d’America erano, infatti, inequivocabilmente massoni che vollero imprimere quanto di buono la tradizione gnostica dei Rex Deus aveva loro trasmesso. E’ invece completamente da sfatare il mito relativo alla Rivoluzione Francese quale motto popolare sorto da volontà massoniche: si veda bene come i massoni – in Francia – fossero allora, per la maggior parte, fra le file aristocratiche e medio – borghesi, molti fra i quali ci rimisero la testa sulla celebre ghigliottina. Abbiamo dunque tentato testé di illustrare le radici della principale e forse più antica Istituzione che, nel mondo occidentale, si occupa di tradizione esoterica. Abbiamo infatti potuto scoprire come la sua millenaria storia si fonda e, a tratti, si confonda con le tradizioni egizia, greco-romana e giudaico-cristiana alla luce delle loro conoscenze gnostiche e misteriche. Un viaggio in piena regola, ricchissimo di spunti di rinnovata ricerca storica e introspettiva, che è forse l’unica più autentica ricerca sulla strada del mitologico Santo Graal. (Laici.it)

(articolo tratto dal blog www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Bibliografia:

Christopher Knight – Robert Lomas: “La chiave di Hiram” Mondadori

Christopher Knight – Robert Lomas: “Il secondo Messia” Mondadori

Tim Wallace-Murphy: “I massoni” Logos

William F. Mann: “Il segreto dei Templari” Newton Compton

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