“I giovani imprenditori siciliani e il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, hanno ragione da vendere. Sulle infrastrutture nell'isola si segna il passo”. Lo dichiara il senatore del PD, Giuseppe Lumia, commentando le dichiarazioni di Lo Bello e dei giovani imprenditori siciliani.
“La politica – continua Lumia – è molta attenta a mantenere il consenso con provvedimenti sterili che servono a mantenere lo status quo piuttosto che individuare e realizzare alcuni obbiettivi strategici che facciano da volano allo sviluppo della Regione”.
“Il governo regionale e quello nazionale – aggiunge Lumia – si assumano le proprie responsabilità. Quest'ultimo trasferisca subito i fondi destinati alle aree sottoutilizzate (FAS) alla Regione invece di utilizzarli per fini impropri, negando alla Sicilia e al Mezzogiorno interno una risorsa di finanziamento fondamentale. Allo stesso tempo il governo regionale sviluppi un piano di gestione serio e rigoroso che impedisca la dispersione a pioggia delle risorse e che assicuri il loro utilizzo per il finanziamento di progetti innovativi”.
“Il tutto – continua il senatore del PD – deve essere accompagnato da un processo di riforma amministrativo che snellisca e semplifichi le procedure burocratiche e da una dirompente azione di contrasto alla mafia. Su questo punto la politica faccia il salto di qualità”.
“Ad esempio, in linea con la scelta fatta da Confindustria Sicilia di espellere tutti quegli imprenditori che non denunciano le richieste del pizzo, la maggioranza accolga la nostra richiesta di rendere la denuncia obbligatoria per tutti gli operatori economici e scatenare cosi’ contro la mafia una rivolta senza precedenti che la metta in ginocchio. E ancora riorganizzare il 41 bis per impedire la comunicazione dei boss con l’esterno delle carceri. Ridurre il numero delle stazioni appaltanti, la cui frammentazione nel territorio vanifica l’efficacia dei controlli e favorisce le infiltrazioni mafiose. Istituire un’agenzia dei beni confiscati per rendere piu’ efficace il loro riuso sociale. Consentire la tracciabilita’ dei flussi di denaro, soprattutto nel mondo degli appalti pubblici, per impedirne il riciclaggio”.
“Questi provvedimenti – conclude Lumia – ci consentirebbero di aggredire la mafia e sprigionare energie e risorse sane e positive di legalità e sviluppo”.