LE CAMERE DI CONCILIAZIONI DELLA CONSOB, DELLA BANCA D’ITALIA, DEL CONI SONO ILLEGITTIME E VANNO ABOLITE

La Camera di Conciliazione Consob? Altro che dimenticata, (come affermata da alcuni) al contrario, non deve MAI entrare in vigore, lede in maniera evidente il principio dell’imparzialità del conciliatore. E' invece auspicabile che il Senato (siamo alla terza lettura) liquidi al più presto il disegno di legge (inserito nel pacchetto di riforma della Giustizia) in tema di obbligatorietà del tentativo di conciliazione per tutte le controversie civili e commerciali, che dovranno essere affidate a conciliatori neutri, terzi ed imparziali, nominati da uno speciale Organismo di Conciliazione e specializzati attraverso corsi formativi fatti con enti vigilati dal Ministero della Giustizia.

L’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli del PD MAINO MARCHI ed ANDREA LULLI, tendente ad accelerare l’operatività della Camera di Conciliazione Consob è priva di fondamento, perchè tende a privilegiare istituzioni che sono: in conflitto con la conciliazione, fuori controllo, autonome e non soggette agli obblighi che hanno: le Camere di Commercio, gli ordine degli avvocati, dei dottori commercialisti, del notariato, enti privati iscritti nel Registro quali organismi di conciliazione, sotto sorveglianza del Ministero della Giustizia.

Anzi, a voler ben ragionare sulla conciliazione, con l’entrata in vigore dell’obbligo conciliativo per tutte le controversie civili e commerciali previste dall’art. 39 della legge finanziaria 2009 e l’abolizione del rito societario, tutte le camere di conciliazioni (compresa quella del CONI), vanno abolite (perchè le relative controversie rientrano fra i diritti soggetti di tutela del cittadino) e seguire, se, vogliono effettuare conciliazioni, l’iter che hanno seguito gli organismi di conciliazione attualmente esistenti. La conciliazione è una cosa molto seria in tema di deflazione dei processi civili nascenti e pendenti avanti le magistrature ordinarie. La media di durata dei processi civili, si sta avviando a superare i 10 anni, per vedere riconosciuto un diritto soggettivo leso. Per questo e fino a quando nascono accordi o enti conciliativi, che dovrebbero risolvere le liti attraverso commissioni paritetiche (Corecom, associazioni di consumatori ed istituzioni, ecc) e al di fuori di quelli iscritti nel Registro del Ministero della Giustizia, i tempi si allungheranno ancora di più. Nessun ritardo, dunque, da parte della Consob e della Banca d’Italia nell’emanazione dei regolamenti, per mettere le mani sulla conciliazione in modo da “suonarsela e cantarsela” a loro piacimento con conciliatori da loro nominati. Sono ben altri i problemi che hanno queste istituzioni, piuttosto che voler risolvere controversie tra i cittadini e le loro controllate.

La verità, già denunciata nel 2008, al Ministro Alfano e agli altri organi competenti è che la Consob, la Banca d’Italia, l’Organismo di Conciliazione Bancario di emanazione ABI, gli intermediari finanziari, CONI, non avendo i requisiti di imparzialità e neutralità non possono effettuare conciliazioni per il tramite di “loro conciliatori”.

Il presidente

Dott. GIOVANNI PECORARO

A.N.P.A.R. – Associazione Nazionale per l'Arbitrato & la Conciliazione

www.anpar.it

info@anpar.it

Cell. 3478493146

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