DISSERVIZI POSTALI CHI PAGA E’ SEMPRE IL CITTADINO

Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale di Italia dei Valori Giovanni D’AGATA recependo le proteste della cittadinanza denuncia disservizi nel recapito della posta.

Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale di Italia dei Valori Giovanni D’AGATA recependo le proteste della cittadinanza, denuncia disservizi nel recapito della posta. La denuncia non riguarda un semplice disguido temporaneo, bensì un costante ritardo nella consegna della corrispondenza a famiglie ed imprese a causa dei tagli imposti agli uffici postali sul territorio che determinano sovraccarichi e giacenze.
Nel rione Castromediano, da oltre venti giorni il mancato recapito della corrispondenza da parte di Poste Italiane comporta enormi disagi ai cittadini.
Nonostante il grande impegno degli operatori sul territorio e degli impiegati presso gli sportelli gli uffici postali sono letteralmente avviati al collasso con gravissimi disagi per tutta la cittadinanza, che riceve lettere, avvisi, bollette e quant’altro con ritardi che possono creare problemi legali e rischi di perdita della corrispondenza nella confusione che si va creando. Una confusione ed intasamento che non potranno assolutamente essere smaltiti se non in tempi lunghi e con disagi sempre più estesi.
Di fronte ad un quadro così disastroso si rende urgente l’assunzione o l’invio, da parte della Direzione delle Poste, di personale (anche solo temporaneo ma in numero massiccio) che aiuti a smaltire la corrispondenza in eccesso che andrà ad aumentare inesorabilmente fino a dilatare i tempi di consegna della corrispondenza che già oggi porta nelle case bollette ed avvisi scaduti anche da tre settimane! Essendo un servizio che i contribuenti pagano non si riesce a capire per quale ragione il problema non dovrebbe essere affrontato e risolto in maniera decisa, evitando che il passare dei giorni produca danni sempre maggiori. La mancata consegna della corrispondenza comporta problemi. Infatti non è difficile immaginare cosa può comportare ad una bolletta dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua, del telefono, una rata di un prestito o di mutuo che venga recapitata al cliente in ritardo, oltre alla scadenza prevista per il pagamento. A tal punto, l’utente vede addebitarsi gli interessi di mora per non aver rispettato la scadenza.
Tra le lettere ricevute ne segnalo una per tutte per sintetizzare meglio il disagio:
” Ti scrivo per comunicarti un disservizio davvero incredibile delle Poste leccesi.
Da più di tre settimane noi non riceviamo posta. E' sicuro che la posta non viene consegnata nella mia strada e in quelle vicine e credo che tale disservizio riguardi l'intero Rione Castromediano. Abbiamo contattato l'Ufficio Postale di Cavallino e (due settimane fa) ci hanno detto che il lunedì successivo (io ho chiamato di giovedì) il servizio si sarebbe normalizzato. Ad oggi ancora nulla. Richiamato oggi il suddetto Ufficio Postale, mi hanno detto che la posta del Rione viene ora smistata a Lecce dove una unica povera e sola postina sta proveddendo a gestirne la consegna. Mi comunicano il numero dell'Ufficio centrale a Lecce in cui mi dicono che il problema è stato risolto e che da due settimane la posta arriva regolarmente tranne nelle case dove non vi è la cassetta delle lettere o il nome sul campanello. Peccato che noi abbiamo entrambe le cose e che la posta comunque non arrivi.
Il fatto è che le poste sono sotto organico e a Cavallino non c'è un postino che possa consegnare la nostra posta.
Ritenendo che sia un atteggiamento inqualificabile non dare spiegazioni alla cosa e, soprattutto, che un servizio PRIVATO funzioni in questo modo, vorrei sapere in che modo possiamo agire per far valere i nostri diritti. Alla mia vicina che si è lamentata direttamente all'Ufficio Postale è stato anche detto che molta della posta da recapitare si è persa. Naturalmente senza che nessuno possa pretendere niente come risarcimento. Chi attendeva comunicazioni importanti non è a conoscenza di quando e se verranno recapitate. Il regolamento prevede che si possa fare un reclamo diretto alle Poste Italiane ma avendone fatti giuà altri, è certo che non risolveremmo nulla. Cosa possiamo fare? Io vorrei anche che se ne interessasse un giornalista e ho scritto al quotidiano. Puoi fornirmi ulteriori informazioni al riguardo? “.
Come può difendersi il consumatore in tali situazioni ? In caso di addebito di interessi di mora può ricorrere alla conciliazione ma non è sempre l’esito è favorevole, può richiedere l’addebito delle utenze sul conto corrente o in prossimità della scadenza telefonare ai call center delle società erogatrici e farsi comunicare gli estremi della bolletta (numero, data, importo, scadenza) e pagare a mezzo bollettino postale non premarcato oppure, richiedere al postino (che può rifiutarsi) di farsi apporre sulla busta una attestazione della data di consegna della bolletta al fine, di poter richiedere alla società erogatrice un differimento del pagamento e quindi la cancellazione degli interessi di mora. L’utente, comunque ha il diritto di conoscere le date d’invio e di arrivo della corrispondenza al fine di poter risalire al responsabile del disguido – posta o emittente della fattura.
In conclusione, trattandosi di una vera emergenza di carattere sociale, il componente del Dipartimento Tematico Nazionale di Italia dei Valori Giovanni D’AGATA spera che i vertici della società Poste Italiane intervengano per risolvere questo delicato argomento che ha creato notevoli problemi agli utenti.
Lecce, 20 maggio 2009
Il Componente del Dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela del Consumatore”
Giovanni D’AGATA

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