Violenza sulle donne. Siamo addolorate e indignate

di Virginia Mariani (Segretaria FDEI)

Quale democrazia abbiamo portato in questi anni nel nostro vicino oriente?
Quella che uccide una bambina afgana di 13 anni e ferisce altre tre persone come hanno fatto i militari italiani il 3 maggio? Come si può dire che una missione di pace ha bisogno di mitraglieri e di aerei da combattimento? Da quando c’è l'occupazione del Paese da parte degli americani e dei loro alleati, l'Afghanistan è diventato il primo Stato al mondo per la produzione di eroina e pochi giorni fa il suo Parlamento ha approvato la legge che rende legale lo stupro da parte del marito sulla propria moglie.
Le donne della FDEI sono ancora una volta addolorate e indignate per il perpetuarsi delle situazioni di violenza nel mondo, soprattutto in quei luoghi del mondo dove proprio noi occidentali siamo presenti con la nostra idea di cultura e di giustizia. Come, pure, insieme invocano con forza l’intervento tempestivo di coloro che possono fermare in Iran l’esecuzione capitale di giovani vite, proprio come è accaduto sempre il 3 maggio a Delara Darabi, una pittrice di 23 anni condannata a morte per omicidio, in carcere da 6 anni per un fatto che si è scoperto non ha mai commesso. È una palese violazione dei diritti umani e dei diritti dell’infanzia, dato che questi giovani, come Delara, sono stati messi in carcere quando ancora erano minorenni.
Le donne della FDEI, salde nel messaggio di Amore di Pace e di Giustizia proclamato nella Bibbia per mezzo di Gesù Cristo, dicono ancora no alla violenza e ai soprusi: non si può subire e sopportare oltre l’alienazione dei diritti umani. (ildialogo.org)

Per il Comitato,
Virginia Mariani (segretaria)

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