Non va sottovalutata la denunzia del Procuratore della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone

Non va sottovalutata la denunzia del Procuratore della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, conseguente al ritrovamento di un arsenale di armi da guerra a Gioia Tauro.
Da più di un anno le cosche della Piana di Gioia Tauro, alla ricerca di nuovi equilibri, sono in una fase riorganizzativa che non può non creare grande preoccupazione nell’intero territorio. Va dato atto dell’importante contrasto profuso dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura, tuttavia non sufficiente se privo di analogo supporto da parte dei mondi politico ed imprenditoriale e della società civile. Non è un caso che in una situazione di tale pesantezza criminale mafiosa risultino sciolti per infiltrazione mafiosa ben cinque comuni nel raggio territoriale di 30 KM ed altri siano sottoposti a Commissione d’accesso.
A dimostrazione certa della rilevata capacità della ‘ndrangheta nell’inserirsi nelle Istituzioni, nella Pubblica Amministrazione e negli appalti.
Penso proprio che per la Piana di Gioia Tauro vada individuata una strategia idonea sicuramente a reprimere ma anche a prevenire il radicamento delle cosche riorganizzate e sempre più spregiudicate e pericolose.

On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia

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