È stata presentata mercoledì scorso, l’Interrogazione a risposta in commissione n° 5-01390 al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali “Sulle attività di sportello ed il recapito della corrispondenza delle Poste nel Sulcis Iglesiente.” Prima firmataria Amalia Schirru.
“I cittadini sardi lamentano preoccupanti disservizi per quanto riguarda le funzioni basilari alle quali Poste Italiane è storicamente chiamata ad adempiere e cioè, l'attività di sportello ed il recapito domestico della corrispondenza. La realtà, è che non esiste più la vecchia figura del postino che instaura un rapporto personale con i clienti, poichè l'azienda manda sul territorio lavoratori precari, che quindi fanno pesare la propria scarsa conoscenza delle vie dei paesi sulla qualità del servizio. Su tutto questo gravano poi le pesanti carenze di personale, l'applicazione della flessibilità operativa e inevitabilmente la difficoltà di fruire delle ferie, che porta alla richiesta costante di straordinario e a carichi di lavoro troppo elevati.
La diversificazione dell'offerta, che lentamente ha trasformato gli uffici in punti vendita commerciali, che propongono dai prodotti finanziari, ai libri, ai cd, fino alle schede di telefonia ha comportato, poi gravi carenze d’organico, anche in centri di una certa rilevanza, che inevitabilmente pongono grossi limiti all'utenza e costringendo spesso a code per poter accedere ai servizi.
Poiché deve essere garantita la certezza della consegna delle bollette e fatture energetiche o addirittura le pensioni, oltre che garantire i diritti dei lavoratori al fine di non far ricadere le carenze organizzative delle Poste Italiane sui consumatori o sui dipendenti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere al Ministro quali provvedimenti intenda adottare per contrastare i disservizi imputati a Poste Italiane SpA.”
Amalia Schirru
