DI Maurizio Zipponi
Oggi, insieme con Antonio Di Pietro, abbiamo partecipato al Primo maggio organizzato a Torino, mentre una nostra importante delegazione era presente all’appuntamento di piazza San Giovanni a Roma per entrare in contatto con migliaia e migliaia di giovani.
La lotta che stiamo portando avanti in Parlamento e nel Paese contro la precarietà e per difendere i lavoratori colpiti dalla crisi è la carta di identità dell’Italia dei Valori verso un mondo del lavoro che oggi subisce enormi tagli di salari e pensioni, dovuti alla crisi che ancora colpisce duro.
La nostra presenza a Torino vuole essere un segnale per ribadire come, nell’accordo Fiat-Chrysler, deve trovare spazio e dignità il lavoro italiano: siamo infatti contrari alla chiusura degli stabilimenti in Italia e alla lunghissima cassa integrazione che colpisce tutte le fabbriche. Saremo a Torino per denunciare la nullità del governo italiano nel difendere gli interessi del Paese.
I governi degli Usa, della Francia, della Germania e della Spagna vincolano gli aiuti di Stato a precise condizioni di difesa dell’occupazione: al contrario il governo Berlusconi è l’unico che garantisce soldi alla Fiat, attraverso aiuti diretti e indiretti, senza la forza di affermare verso i dirigenti del Lingotto che devono investire anche in Italia.
La nostra presenza a Torino sarà poi un modo per affermare che difendiamo anche i lavoratori di Napoli, di Termini Imerese, della Iveco, cioè tutti coloro che hanno bisogno di essere rappresentati. Sarà un’occasione per ricordare le nostre proposte: estendere la cassa integrazione anche alle aziende che ne sono prive, elevare l’assegno della cassa integrazione e bloccare i licenziamenti.
L’Italia dei Valori è sempre più un partito che, attraverso trasparenza, rigore e onestà, tende a far valere regole e norme anche nel sistema italiano, come unico modo per difendere i diritti fondamentali dei lavoratori e quelle imprese che agiscono onestamente sul mercato.