Un giorno importante questo. Di riflessione condivisa, di memoria e di forti emozioni. Un giorno in cui vecchi e nuovi amici si incontrano, guardano insieme al passato e fiduciosi puntano lo sguardo verso il futuro. Un futuro fatto di conquiste liberali, di sfide volte al cambiamento e alla modernizzazione.
Ringrazio tutti voi qui intervenuti, con particolare forza i referenti di questo nostro partito, il cui impegno e la cui caparbietà hanno consentito di approdare a risultati importanti, ad edificare un percorso di crescita storica, politica e umana.
Con orgoglio faccio parte di questa volonterosa e caparbia comunità da sempre, in essa sono cresciuto come uomo e come politico e sono stato spettatore partecipe ed entusiasta del grande cambiamento, della grande svolta di Fiuggi.
Proprio a Fiuggi quella comunità politica ha abbandonato la gabbia di retorica antica, fatta di schemi ideologici sfocati, per esprimersi in una rinnovata e vincente formula politica per il nostro Paese.
Alleanza Nazionale rappresenta la nostra storia e quella di un Paese che ha voglia di cambiamenti. Di confronti seri con un panorama internazionale che si evolve e che ha bisogno sempre di risposte rapide e pragmatiche.
A Fiuggi abbiamo assistito ad una svolta, e come molti di voi hanno opportunamente sottolineato, questa svolta esaurirà il suo percorso nei prossimi giorni, con la nascita del grande partito unitario di centrodestra.
Alleanza Nazionale si è affermata come una scelta politica profondamente radicata nel tessuto sociale italiano, ed un mio sentito riconoscimento va proprio a Gianfranco Fini, il cui carisma e la cui capacità innovativa ed organizzativa hanno rappresentato il motore di questa affermazione, e che con rinnovata forza, continua a tenere alto il profilo della politica e del dialogo tra le maglie della società civile.
AN si distingue per le diverse sfumature, i profili e gli approcci alle questioni. Non sono mancate forme di dissenso, così come contrapposizioni su tematiche delicate. Ma tutto questo ci ha fatto crescere e ci ha consentito di essere inquadrati come un reale partito di ispirazione liberale.
Non esiste un leader massimo, e certamente non vogliamo che esista, esiste solo un obiettivo, un coro a più voci di chi vuole fare la storia e vuole operare un cambiamento concreto della società.
Alleanza Nazionale ha legittimato e sostenuto gli sforzi di chi, come il Min. Mirko Tremaglia, ha creduto che l’Italia e gli italiani si collocassero anche oltre le alpi e il mediterraneo, e che fosse dovere prioritario riconoscere loro il diritto di essere parte attiva della politica e della storia italiana.
L’amore che abbiamo infuso nella nostra Italia e nella sua valorizzazione all’estero, saranno l’eredità che il futuro partito unitario dovrà abbracciare e saper stimare.
L’Altra Italia, che grazie a quella legge possiamo orgogliosamente rappresentare, si configura in un mondo che è stato valorizzato e supportato da Alleanza Nazionale in questi anni.
Infatti gli italiani all’estero hanno visto in AN, un riferimento politico, un progetto contraddistinto dalla forza delle idee e dal valore aggiunto dell’associazionismo e della militanza.
A tal riguardo AN deve essere consapevole ed orgogliosa custode di questo eccezionale progetto di italianità. Non deve trascurare le aspettative di coloro che hanno sempre creduto in essa, anche a distanza di chilometri, anche in cornici politiche diverse e talvolta critiche. In poche parole di tutti gli italiani che hanno creduto in una destra moderna.
Come tutti i processi politici innovativi e ambiziosi, il cammino elettorale degli italiani all’estero, sebbene abbia sollecitato qualche criticità nel corso degli anni, continua a rappresentare una conquista storica per AN.
Questa vittoria politica e culturale è il passaporto che ci condurrà tra le fila del nascituro “partito degli italiani”, il nostro Popolo della Libertà.
Il sudore delle battaglie combattute sul fronte dei diritti e dei riconoscimenti, ci renderà ancora più caparbi sui fronti che si apriranno in questa eccezionale avventura democratica e liberale.
L’esperienza che abbiamo maturato con un impegno costante e condiviso la riporteremo integralmente in questo nuovo progetto politico che sta prendendo forma sotto i nostri occhi.
Il patto politico che abbiamo stretto con Forza Italia è la forma più profonda di amore nei confronti della nostra gente.
Il nostro popolo chiedeva unità, un’unità forte in grado di coinvolgere tutte le bandiere sotto un’unica grande bandiera. Una bandiera che rappresenti un’unica piattaforma politica, elettorale e programmatica in cui le diverse correnti e culture politiche possano ritrovare una loro unica e condivisa rappresentazione.
Approdiamo in questo partito con un’eredità forte e con un pezzo di storia che non riporremo nell’ultimo cassetto di questa nuova “casa comune”, ma qui accanto noi come attento riferimento delle nostre scelte e delle nostre idee.
Il Centrodestra per certi aspetti continuerà a parlare la lingua di An, come sottolineava, la lingua dei valori della società italiana, della vivacità culturale, di una capacità decisionale completamente radicata nell’identità italiana.
Grazie a tutti voi per questa meravigliosa esperienza, per la lealtà e per la chiarezza dei vostri valori e dei vostri sogni. La porterò con cura e con orgoglio nella mia esperienza politica di tutti i giorni, tra gli scranni di Montecitorio, nelle piazze, nelle cittadine europee dove sempre più italiani lavorano e fanno grande il nome del nostro Paese.
Spero di poter almeno un po’ cambiare questo paese, con il mio umile ma sentito contributo, e so che sarà sempre più possibile grazie alla fiducia di questo popolo e di questa classe dirigente.