BIOTESTAMENTO: DELLA MONICA (PD), "MAGGIORANZA ASCOLTI SUOI RILIEVI"

Molte le perplessità nella Pdl, si lavori per legge efficace e non incostituzionale

“Mi auguro che si acceleri un’intesa tra le parti politiche e che la maggioranza voglia ascoltare le almeno le considerazioni giuridiche che da più parti, ormai anche nel centrodestra, stanno emergendo. Se lo stesso Berlusconi dice di lasciare libertà di coscienza ai parlamentari e se Chicchitto rivendica la laicità dello Stato non si capisce perché non si possa giungere ad una legge che tuteli le esigenze di tutti e che sia semplice, efficace e giuridicamente adeguata”. Lo afferma la senatrice del Pd Silvia Della Monica.
“Sono intervenuta inutilmente per ben due volte in Commissione Sanità – spiega – proprio per chiarire che la proposta così come formulata, anche dopo l'emendamento del relatore, presenta insormontabili problemi di costituzionalità alla luce degli articolo 2, 13, 25 e 32 della Costituzione. Non solo si viola il principio dell'autodeterminazione e si annulla il diritto al consenso informato, imponendo trattamenti sanitari obbligatori anche in assenza di pericolo per l'incolumità pubblica, ma la nuova formulazione è in contrasto con l'articolo 25 della Costituzione e i principi fondamentali del nostro sistema penale per la grave indeterminatezza delle fattispecie penali introdotte e l'errata tecnica normativa utilizzata”.
“Si vogliono infatti criminalizzare – prosegue la senatrice – comportamenti del medico, allargando in modo generico ed atecnico le fattispecie previste delle norme penali sull'eutanasia, sull'omicidio del consenziente e sull'istigazione e l'aiuto al suicidio – materie, peraltro, impropriamente richiamate in relazione alla materia delle dichiarazioni di fine vita – con una previsione non rispettosa delle regole di chi esercita la professione sanitaria, indotto sempre a prolungare la vita del malato con tecniche artificiali e a tempo indeterminato, anche contro la libera volontà espressa dal malato stesso”.
“Norme che sono incostituzionali – conclude Della Monica – e non tecnicamente adeguate sotto il profilo penale, daranno vita perciò ad una legge assolutamente inefficace, che tradisce le aspettative dei cittadini e che farà aumentare il contenzioso giudiziario sia presso la Corte costituzionale che presso il giudice ordinario”.

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