Forse, l’addio del C.G.I.E., che utile piu’ non e’?

Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.

Credo, che sia arrivato il momento, come primo atto di rinnovamento a favore degli Italiani all’estero e forse l’addio al C.G.I.E., un carrozzone in meno a carico della Pubblica Ammini- strazione potrebbe essere salutare. Allora furono costituiti prima i Com.It.Es., e poi il Consi- glio Generale degli Italiani all’Estero. Il voto e la circoscrizione estero, era in alto mare.

Disconoscere la funzione di tale organismo, non e’ corretto in quanto inizio’ una nuova politica per gli italiani all’estero ed ebbe lo spazio per un ruolo importante. Ora vi e’un’altra realta’, ed il C.G.E., con una gestione molto costosa, non giustifica la sua funzione politica e si percepisce la soluzione haime’, un prossibile smantellamento. In ogni epoca ci sono determinate esigenze, un motivo in piu’, per valutare le cose con piu’ realismo.

Quindi, non si puo non condividere l’iniziativa del Sig. Carmine Gonnella, membro del Partito degli Italiani dall’Estero (P.I.E.) che ha ottenuto l’annuncio relativa la petizione all’Aassem- blea nella seduta 26 febbraio 2009 con il numero 607, gia’ assegnata alla III Commissione Affari Esteri. Nella detta petizione e’ citata l’abolizione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ed un chiaro riferimento alla riorganizzazione dei Comitati degli Italiani all’Estero.

Questo e’ il primo passo, poi c’e ne saranno altri. Risulta che una proposta piu’ o meno dello stesso tenore fu presentata dall’On. Marco Zacchera del (Pdl) responsabile del Dipartimen- to Italiani all’Estero di An., in relazione al rinvio dell’elezioni dei COM.IT.ES., che si sarebbero dovuto tenere entro il corrente mese di marzo.

Comunque, in questo caso, l’iniziativa promossa da un membro del P.I.E. si contraddistingue in quanto senza equivoci chiede l’abolizione del C.G.I.E. e la prospettata riforma dei Comitati degli Italiani all’Estero correlata da argomenti per un dibattito nelle sedi piu’ opportune.

Questo non vuol dire che la presentazione della petizione possa sentenziare una cosa tutto ancora da decidere perche’ ci saranno le reazioni di coloro che sono coinvolti nel C.G.I.E. poi un periodo d’attesa, quando e come sara’ discussa nella III Commissione Affari Esteri. La cosa importante e’ avere il via libera per l’avvio di seri dibattiti. Indipendentemente dall’esi- to della prima azione politica, una cosa e’ certa, che non e’ peccato valutarla positiva.

Boston, 4 marzo 2009

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