“ E LA SINISTRA RICOSPRI’ L’ACQUA CALDA”

Bocciata la proposta di garantire un sussidio di disoccupazione a chi perde il lavoro del segratario della sinistra moderata Dario Franceshini! La proposta della sinistra moderata credo sia arriva con trent’anni di ritardo, presentandola in un momento poi di gravissima crisi economica e’ stato inopportuno e irresponsabile

Se Fausto Bertinotti negli anni novanta all’epoca della rifondazione della sinistra radicale, fosse rimasto fedele ai principi fondamentali del comunismo, oggi non mi sarei sentito figlio unico. Fatta questa premessa, non vorrei andare troppo indietro ai primi anni del novecento perche’, fu un periodo di ristruttazione del mondo del lavoro o durante il fascismo perche’, il mondo del lavoro era incentrato al benessere della nazione in preparazione della “vergognosa “ guerra, tanto meno al periodo dei primi due o tre decenni della prima repubblica, incentrata sulla ricostruzione del paese. Mi fermo al primo, secondo e terzo articolo della Costituzione:

“ L’Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro ed e’ compito della Repubblica rinuovere gli ostacoli d’ordine economico, riconoscendo e garantendo ai cittadini i diritti fondamentali dell’uomo”

Siamo alla genesi e al nocciolo dell’attuale crisi politica italiana. Mi domando se i tre articoli fossero letti correlatamente e non singolarmente, non darebbero una piu’ semplice lettura da parte di tutti. Il mondo del lavoro se non garantisce un minimo di sussistenza sociale nei momenti di vacche secche, diventa automaticamente sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Una frase questa ormai caduta in disuso, abbandonata da tutti i progressisti della Terra e da tutti i programmi elettorali dei partiti in voga. Nel programma del progetto PIE che molto probabilmente vedra’ presto la nascita di un unico contenitore integrante, il quale potrebbe apportare al sistema Italia un enorme trasmormismo democratico ed etico, abbiamo voluto all’unanimita’ enfatizzare e rilevare anche che: “ La Costituzione italiana rimane, in ogni caso, la bibbia del P.I.E”.

Il programma prevede anche “una classe dirigente d’eccellenza, con responsabilità e capacità, insieme alla risoluzione del conflitto d’interessi di parte, è un primo strumento necessario per il salto di qualità. Un secondo strumento è l’adeguata formazione dei funzionari pubblici, che devono lavorare nelle chiarezza e nell’impegno” Adesso senza spiccare nessun salto di qualita’ da parte mia, scavalcando chi di dovere ed essere poi smentito, credo sia auspicabile che questo diritto fondamentale venisse inserire nel programma, il cittadino al primo posto. Il problema e’ come? La risposta sta nell’ amalgamare tutti gli ammortizzatori sociali in un unico sussidio, quello di disoccupazione in base allo status quo del cittadino, grantendogli una vita degente. Questo andava fatto mi duole dirlo nei periodi di sacchi mezzi pieni, adesso che sono totalmente vuoti, la probabilita’ di successo da parte di una sinistra per decenni dormente e’ da ritenere del tutto utopistico. Probabilmente Dario Franceshini prima di spararla cosi’ grossa, avra’ guardato nelle sue tasche e non in quelle dello Stato.

Viva l’italia una e di tutti

— Mar 3/3/09, Avv. Salvatore Viglia <avv.viglia@tiscali.it> ha scritto:

Da: Avv. Salvatore Viglia <avv.viglia@tiscali.it>
Oggetto: Re: Editoriale
A: britalyca@yahoo.it
Data: Martedì 3 marzo 2009, 11:59


Carmine mi sembra che ci siano delle ripetizioni, mi sbaglio? Rivedilo un attimo e poi rispediscilo.
ciao
s.
—– Original Message —–
From: carmine gonnella
To: Avv. Salvatore Viglia
Sent: Tuesday, March 03, 2009 10:40 AM
Subject: Editoriale

Buon giorno
c

“ E’ LA SINISTRA RICOSPRI’ L’ACQUA CALDA”

Bocciata la proposta di garantire un sussidio di disoccupazione a chi perde il lavoro del segratario della sinistra moderata Dario Franceshini! La proposta della sinistra moderata credo sia arriva con trent’anni di ritardo, presentandola in un momento poi di gravissima crisi economica e’ stato inopportuno e irresponsabile

Se Fausto Bertinotti negl’anni novanta all’epoca della rifondazione della sinistra radicale, fosse rimasto integrego ai principi fondamentali del comunismo, oggi non mi sarei sentito figlio unico. Fatta questa premessa, non vorrei andare troppo indietro ai primi anni del novecento perche’, fu un periodo di ristruttazione del mondo del lavoro o durante il fascismo perche’, il mondo del lavoro era incentrato al benessere della nazione in preparazione della “vergognosa “ guerra, tanto meno al periodo dei primi due o tre decenni della prima repubblica, incentrata sulla ricostruzione del paese. Mi fermo al primo, secondo e terzo articolo della Costituzione:

“ L’Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro ed e’ compito della Repubblica rinuovere gli ostacoli d’ordine economico, riconoscendo e garantendo ai cittadini i diritti fondamentali dell’uomo”

Siamo alla genesi e al nocciolo dell’attuale crisi politica italiana e la proposta della sinistra moderata, credo sia arriva con trent’anni di ritardo, presentandola poi in un momento di gravissima crisi economica e’ stato inopportuno e irresponsabile. Mi domando se i tre articoli fossero letti correlatamente e non singolarmente, non darebbero una piu’ semplice lettura da parte di tutti.? Il mondo del lavoro se non garantisce un minimo di sussistenza sociale nei momenti di vacche secche, diventa automaticamente sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Una frase questa ormai caduta in disuso, abbandonata da tutti i progressisti della Terra e da tutti i programmi elettorali dei partiti in voga. Nel programma del progetto PIE che molto probabilmente vedra’ presto la nascita di un unico contenitore integrante, il quale potrebbe apportare al sistema Italia un enorme trasmormismo democratico ed etico, abbiamo voluto all’unanimita’ enfatizzare e rilevare anche che: “ La Costituzione italiana rimane, in ogni caso, la bibbia del P.I.E”.

Il programma prevede anche “una classe dirigente d’eccellenza, con responsabilità e capacità, insieme alla risoluzione del conflitto d’interessi di parte, è un primo strumento necessario per il salto di qualità. Un secondo strumento è l’adeguata formazione dei funzionari pubblici, che devono lavorare nelle chiarezza e nell’impegno” Adesso senza spiccare nessun salto di qualita’ da parte mia, scavalcando chi di dovere ed essere poi smentito, credo sia auspicabile che questo diritto fondamentale venisse inserire nel programma, il cittadino al primo posto. Il problema e’ come? La risposta sta (1) nel presentare: ” “una classe dirigente d’eccellenza, con responsabilità e capacità, insieme alla risoluzione del conflitto d’interessi di parte, è un primo strumento necessario per il salto di qualità. (2) amalgamando tutti gli ammortizzatori sociali in un unico sussidio, quello di disoccupazione in base allo status quo del cittadino, grantendogli una vita degente. Questo andava fatto mi duole dirlo nei periodi di sacchi mezzi pieni, adesso che sono totalmente vuoti, la probabilita’ di successo da parte di una sinistra per decenni dormente e’ da ritenere del tutto utopistico. Probabilmente Dario Franceshini prima di spararla cosi’ grossa, avra’ guardato nelle sue tasche e non in quelle dello Stato.

Viva l’italia una e di tutti

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