Progetto PIE: “L’importante e’ esserci”

Dopo tanto “faticoso” lavoro, avvenuto per la gran parte all’interno del Conitato Internazione Associativo per il PIE, composto da residenti in Madre Patria e residenti oltrre i confini, siamo pronti alla presentazione dello Statuto & Programma del nascente futuro Partito degli Italiani dall’Estero. Piu’ volte abbiamo rilevato che il PIE non vuole essere un Partito esclusivo degli italiani all’estero, ma un contenitore integrante rivolto ad un’alleanza di tutti gli italiani nel mondo. Siamo tutti figli della stessa Costituzione e origini italiche, ovunque si risieda nei quattro angoli della Terra. Tutto cio’ e’ esplicato nello Statuto & Programma la quale e’ alla portata di tutti gli odierni aderitori, simpatizzanti e futuri pieini..

Il Pieismo (lasciatemi giocare con le parole) si propone come movimento innovativo, rivoluzionario e alternativo all’insegna del trasformismo radicale del sistema democratico italiano. Questa e’ la mia lettura semplificata. Lo slogan potrebbe essere nel corso dei prossimi mesi “ United we can”

Ci sono state ahinoi, divisioni all’interno del Comitato che hanno portato dei Membri a lasciare il Progetto non possiamo, che prenderne atto e accettarne le scelte ma non giustificarne le cause. L’importante e’ arrivare al Primo Congresso Intenazionale uniti e combattivi come sempre. Poter dire un giorno “Io c’ero” e’ irrilevante se arrivarci da Segretari, Direttori, semplici aderitori o elettori. I Partiti da quello che ho carpito dopo anni d’antipolitica e appartenenza al Partito del NON VOTO, li fanno gli elettori e i numeri. Ai dirigenti spetta il funesto compito di architettare un programma accessibile a tutti i cittadini, le retoriche e belle parole serviranno a poco..

Ecco perche’ il PIE ha voluto anteporre in primo luogo la Costituzione (1): ” pari dignita’ sociali e diritti a tutti a prescindere dalla residenza” (2) un codice etico del legislatore, in decenni di prima, seconda e terza Repubblica, la politica italiana non si e’ mai sposata con l’etica, etica che possiamo costatare stracolma ed incisa a caratteri cubitali nella Costituzione.(3) Un voto eguale a tutti e a tutte le elezioni come sancito dall’articolo 48, che avvenga via posta ordinaria, posta elettronica, con o senza le ripartizione estera o via piccioni e di poca importanza. Con la Legge Tremaglia si e’ voluto cambiare la Costituzione, nello specifico gli articoli 56/57, lasciando inalterata la prima parte dell’art. 48: “ il voto e’ personale ed eguale, libero e segreto” Sulla parola EGUALE, il sottoscritto basa l’incostituzionalita’ della legge sul voto all’estero.E’ un po’ come affermare che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge ma c’e’ qualcun altro che e’ piu’ eguale. Si puo’ essere elettori alla pari, solo se i cittadini italiani all’estero fossero messi in condizioni di votare a tutte le elzioni.

Viva l’Italia una e di tutti

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