RAI: PRESENTATA DAL PD ANCHE AL SENATO LA PROPOSTA DI RIFORMA

È stato presentato l'11 febbraio 2009 un disegno di legge d’iniziativa dei senatori Finocchiaro, Vimercati, Vita, Morri, Sircana, Ceruti, Milana, Filippi, Donaggio, Fistarol, Magistrelli, Papania e Ranucci teso a riformare gli organi di governo della RAI.

Il testo, presentato in forma identica dai colleghi deputati della Camera, si propone di eliminare il dominio dei partiti sull’azienda e di dare spazio a figure competenti e indipendenti.
Il Consiglio d’Amministrazione sarà di 6 membri, 4 componenti, il Presidente e l’Amministratore delegato e avrà un mandato di 6 anni. Sono ineleggibili coloro che nel bienni precedente siano stati membri del Governo, leader di partito, commissari nelle Authority o che siano in situazione di conflitto di interessi. I 4 consiglieri d’amministrazione sono scelti col metodo delle audizioni pubbliche sulla base di proposte indicate dalle Regioni e dagli enti locali, dal CNEL, dalla SIAE, dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, dall’Accademia nazionale dei Lincei, dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, dal Forum del terzo settore e dal Comitato TV e minori. Il Presidente è eletto a maggioranza dei due terzi della Commissione di Vigilanza.
È istituita la figura dell’Amministratore delegato cui spetta la gestione operativa dell’azienda radiotelevisiva. È nominato dal Consiglio d’Amministrazione della RAI a maggioranza dei due terzi sulla base di una lista di candidati predisposta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a seguito di avviso pubblico.

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