“Sull'editoria serviva chiarezza. Restano ancora molti punti oscuri”. Lo denuncia il sen. Vincenzo Vita intervenendo nell'aula di Palazzo Madama.
“L'apposizione della fiducia – aggiunge – ha infatti impedito che i tagli operati da Tremonti potessero essere completamente superati. Il taglio del 32,5% ha sostanzialmente vanificato quella parte del fondo dedicato ai contributi per comodità definiti diretti, cioè per le testate cooperative – almeno 27 – e per tanti giornali, ivi compresi quelli di partito, che insieme a tanti altri fogli compongono un mosaico di circa un centinaio di soggetti editoriali che corrono seriamente il rischio, non ipotetico ma purtroppo molto reale, di vedersi tagliare la propria futura esistenza”.
“Se fosse stato possibile emendare l'articolo 41-bis – conclude Vita – o discuterne con grande pacatezza il Parlamento avrebbe fatto sicuramente un lavoro migliore. Questo parziale miglioramento ci dà la speranza che qualcosa sia cambiato, ma non la certezza, perché l'effettiva congruenza di quel fondo va chiarita in modo esplicito e non informale dal sottosegretario Bonaiuti. Viene messa infatti in discussione la vita di tante testate”.