Zacchera: "Il ruolo dei parlamentari eletti all’estero sembra scolorito"

Visita privata dell'esponente di An in Argentina

Camera, ha assicurato che entro marzo del 2010 si voterà il rinnovo dei Comites con la nuova legge. E su Rai Italia ha detto: “Il ciclo Badaloni è concluso”.

Durante una visita in Argentina che ha definito “privata” (“ho pagato di tasca mia”), l'on. Marco Zacchera, presidente del Comitato permanente sugli Italiani all'estero della Camera dei Deputati e responsabile Esteri di Alleanza nazionale, ha incontrato esponenti della nostra comunità durante due riunioni avute a Buenos Aires e a José C. Paz, nelle sedi del Patronato Enas, di cui è coordinatrice in Argentina Norma Negro in Converso.
Durante la citata riunione l'on. Zacchera ha parlato con diversi esponenti della collettività e con rappresentanti della stampa.
Nei suoi discorsi ha più volte fatto riferimento alla volontà riscontrata nei giovani che hanno partecipato alla recente Conferenza. Volontà nel riscoprire le loro radici e volontà nel voler stabilire legami con l'Italia.
Parlando della situazione italiana, l'on. Zacchera ha detto che pur se ci sono aspetti positivi, prevale l'incertezza. Ha fatto riferimento alla grave situazione che deve affrontare l'economia e quindi alla questione dei tagli sui capitoli che riguardano gli italiani all'estero, decisi con l'ultima Finanziaria. Al riguardo ha detto che è stata una situazione imbarazzante, ma che comunque per responsabilità “siamo stati costretti a tagliare”. Riguardo alla decisione di rinviare le elezioni dei Comites per risparmiare gli otto milioni che esse costano, per assegnarli ad altri capitoli che riguardano gli italiani all'estero, ha detto: “Non siamo certi che saranno destinati agli italiani all'estero, ma cercheremo di riscattare quei fondi”.
Poi si è detto preoccupato per i parlamentari eletti all'estero, “il cui compito sembra scolorito”. Nessuno dei parlamentari eletti nella Ripartizione America Meridionale era presente alla riunione.
L'on. Zacchera ha ricordato che oggi gli italiani sono preoccupati per la crisi ed hanno altri pensieri per cui gli italiani all'estero non fanno più notizia. In questo contesto, ha ammesso, è poco ciò che può fare un deputato eletto all'estero fra seicento colleghi, sostenendo però che dovrebbero impegnarsi per ottenere l'approvazione di due o tre leggi.
Zacchera, dopo aver spiegato che convoca i deputati eletti all'estero ogni quindici giorni nella sua veste di presidente del Comitato permanente sugli Italiani all'estero della Camera e che alcuni si fanno presenti ed altri no, ha detto che è interessato a tre problemi principali: Comites, Lingua e cultura e Assistenza.
Riguardo alla riforma dei Comites, ha detto che la riforma va fatta entro quest'anno, assicurando che entro marzo del 2010 si andrà al voto per rinnovarli con la nuova legge. Ha detto però che i primi interessati alla riforma e quindi a fare proposte per la riforma, sono gli stessi Comites. Ha fatto notare che la riduzione drastica del numero di Comites prevista nella sua proposta, non riguarda l'Argentina, ma le comunità residenti nei Paesi europei, data la loro vicinanza all'Italia.
Zacchera ha detto che i Comites devono fare un rapporto annuo, per informare le autorità sullo stato delle rispettive comunità, sui loro bisogni e attese, sui progetti da sviluppare. I Comites devono fare quel rapporto, è molto importante, ha detto il deputato.
Sul Cgie invece ha parlato poco, ma ha detto che va ridotto il numero di componenti e che i presidenti dei Comites devono farne parte.
Parlando della diffusione della lingua e della cultura italiana, Zacchera ha detto che l'Italia non fa nulla, se messa a confronto con paesi come la Francia o la Spagna e che i fondi a disposizione sono insufficienti. Ha proposto che una minima percentuale dei fondi che ricevono dal governo le imprese italiane che operano all'estero, sia destinata alla diffusione della cultura italiana all'estero.
Ad accompagnare il parlamentare alla riunione nella sede di Avenida Cordoba, c'era il Console generale Giancarlo Maria Curcio, il quale nel suo saluto, ha sottolineato il lavoro svolto dal Consolato generale d'Italia a Buenos Aires per far sì che diventi la casa degli italiani, ricordando che oggi ogni cittadino che si reca nella sede consolare viene ricevuto, non ci sono più file ed oltre alle numerose pratiche giornaliere, si stanno completando le pratiche di domande di cittadinanza – oltre 40mila – che si erano accumulate negli anni. Ha spiegato che già si sono recate nel Consolato per espletare le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza oltre 18mila persone.
Quando Zacchera ha parlato della diffusione della cultura italiana, il Console generale ha parlato della Fondazione Coliseum, sulla quale ha detto che sta cambiando e che si occuperà di fare diffusione della cultura italiana con un occhio di riguardo verso i giovani. Ha ricordato inoltre che la “Ley de Mecenazgo”, della Città di Buenos Aires, facilita la sponsorizzazione delle fondazioni culturali da parte delle imprese.
Parlando infine sulla Rai Italia e i suoi programmi, l'on. Zacchera è stato netto: “Il ciclo Badaloni è concluso”, ha detto sull'attuale direttore di Rai Italia (prima International). (Tribuna Italiana)

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