La speranza è l’ultima a morire

Nel mondo un mondo di dottori e medici chirurghi si affanna
per trovare rimedio a mali endemici e regolarmente e
storicamente provocati per rimescolare le carte, consolidare o
sradicare situazioni apparentemente consolidate, così come madre
natura con i suoi sconvolgimenti di mari e foreste. Certo non
manca il risultato di quanto ha immaginato e provocato
l’apprendista stregone. Bisogna credere e rassegnarci al “mektub”
(era scritto = destino)? Così é se vi pare.
Vi avevamo fatto parte della nostra amarezza nel constatare
dopo tanti anni, la miopia di chi autorevolmente si occupa (o
dovrebbe) delle questioni riguardanti gli italiani nel mondo.
L’esternazione di questa amarezza ha provocato reazioni e
critiche (di cui teniamo in debito conto sopratutto quelle
costruttive) da numerosi lettori, amici e corrispondenti i quali
pur tenendo conto della nostra veneranda età ci hanno
rimproverato di voler tirare, una volta per tutte, i remi in barca
pur correndo il rischio de vederla andare pericolosamente alla
deriva. E’ vero e non é vero. E’ vera la lassitudine, ma non é vera
né a noi congenita la rassegnazione.
Ripartiamo dunque dai nostri specifici problemi e
parafrasando il nostro Ambasciatore ci auguriamo che ben presto
avremo la possibilità, veramente, come da più parti promesso, di
rivedere nelle nostre mura un COMITES eletto. Il fatto é tanto
più, sempre a nostro avviso, necessario e urgente considerando
che quanto rimane del nostro glorioso e secolare tessuto
associativo é sempre, apparentemente, più opaco e fatisciente.
Quest’anno la società sportiva Aurora e la Camera Tuniso-
Italiana di Commercio dovranno eleggere o rieleggere il proprio
consiglio di amministrazione. Per l’Aurora attendiamo e
sollecitiamo notizie dal presidente Loiudice. Per la CTICI non
possiamo non soffermarci sul suo divenire. Infatti dal “chiarooscuro”
da noi segnalato alcuni mesi orsono siamo arrivati al
solo oscuro. Non si riunisce né il consiglio di amministrazione in
carica né tanto meno quello di presidenza. Clamorose dimissioni
sono state significate senza che si alzi un dito per segnalarle. Un
circostanziato rapporto del segretario generale che avrebbe
dovuto far rizzare i cappelli ai responsabili é rimasto lettera
morta. Le nostre colonne sono a disposizione per trasmettere tutti
i chiarimenti possibili. Vorremmo sapere da quanti continuano a
tenere le leve effettive del sodalizio le ragioni di tanto silenzio.
Il Circolo funziona, anche se numerosi lettori e corrispondenti
chiedono che ne siano ampliate le attività, trasmetteremo al
presidente Nigro e siamo certi che si prenderanno iniziative
positive. La scuola italiana va bene così come l’attività culturale
e didattica.
Dopo il “dossier” sulle pensioni ed i pensionati in questo
numero affrontiamo quello della iscrizione all’AIRE. Sollecitiamo
un ampio dibattito.

Il Corriere di Tunisi

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