Dalla parte di Grechi

On. Silvana Mura

Sabato 31 gennaio nelle corti d’appello di tutta Italia si è svolta l’inaugurazione dell’anno Giudiziario. Nel corso della sua relazione il presidente della Corte d’Appello di Milano, Giuseppe Grechi, ha fatto cenno anche alla vicenda di Eluana Englaro, dal momento che è stata proprio una sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha riconosciuto il diritto della famiglia Englaro di interrompere l’alimentazione artificiale somministrata ad Eluana, e con essa a porre fine allo stato vegetativo nel quale la donna versa ormai da 17 anni.

Grechi ha sostenuto che la sentenza della Corte d’Appello non ha invaso il territorio altrui, perché in uno stato di diritto il giudice non può rifiutare una risposta ad una domanda di giustizia che gli viene rivolta. Poiché è la stessa Costituzione che impone la separazione tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, le sentenze definitive non possono essere poste nel nulla né dal potere legislativo, né tanto meno dal potere esecutivo.

Questi semplici concetti, che in un paese normale sarebbero considerati un’ovvietà, hanno scatenato la violenta reazione di Maurizio Gasparri.

Gasparri ha accusato il presidente Grechi di attentato alla Costituzione, di essere un eversivo, un nemico del diritto e della democrazia. E chiaramente ha sostenuto che è una vergogna che una persona così ricopra il ruolo di presidente di Corte d’appello.

Esprimo piena e convinta solidarietà al presidente della Corte d'Appello di Milano dottor Grechi per il violento e ingiustificato attacco che gli ha rivolto il Senatore Maurizio Gasparri. Evidentemente Gasparri considera eversive anche la Corte di Cassazione, la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia Europea, dal momento che tutti questi organi si sono pronunciati a favore della sentenza della corte d'appello di Milano dando torto ai tanti soggetti che hanno sollevato ricorso, e tra questi anche la Camera e il Senato, nei confronti della sentenza su Eluana Englaro.

E' grave che il presidente di un gruppo parlamentare del Senato si rivolga accuse così pesanti e, soprattutto, così evidentemente ingiustificate ad un presidente di corte d'Appello, ma del resto è nota la veemenza di Gasparri, che definì “cloaca” il Csm .

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