A proposito di Giornalismo Corretto come un caffè

Con Buona Pace di chi legge politicamente corretto, una volta ancora vi propongo un’altra versione alla bevuta di News…

Vittorio Arrigoni e un video , che può “accompagnare” il testo, di Stefano Savona, ( ripeto per chi non lo sapesse che) “ il regista Stefano Savona, prima telecamera europea a entrare nella Striscia di Gaza, sta documentando il cessate il fuoco. (22/01/2009)”.
Per le notizie di altri morti “nostrani” un’occhiata a Baruda , che ci racconta una giornata di Guerra come tante di Casa Nostra e da cui ho tratto la vignetta di Altan.
La Sorveglianza sui Corpi come da immagine che vedete sotto ce la racconta Femminismo a sud.
Per quella sulle Menti, beh… sotto i bombardamenti dell’Informazione Manipolata, ci siamo noi e questi sono i dati di ascolto.
ASCOLTI TV DI MERCOLEDI 28 GENNAIO 2009: TUTTI DA MARIA DE FILIPPI (23%), I PACCHI BATTONO STRISCIA. LA VITA IN DIRETTA AL 27%
Per “approfondimenti” è da visitare l’analisi di Davide Maggio. O anche la clamorosa notizia:“Il Muro di Berlino è caduto” come ha ripetuto gongolante ieri sera Paolo Bonolis…- notizia fresca di oggi, 29 gennaio 2009.
Una visita anche ad un articolo di Gennaro Carotenuto al montaggio e smontaggio delle immagini non farebbe male.
Dal Blog Georgiamada , la vignetta di Enzo Apicella del 27 gennaio 2009, rifiutata da Liberazione
Di seguito quindi Copio integralmente le Altre Notizie da Gaza di Guerrilla Radio e il Manifesto di Femminismo a sud
che sottotitola: Storie di egemonie culturali e pretese uguaglianze. Dal margine: nel tempo in cui tutti dicevano di avere capito!
Una vecchia vignetta, immagine e testo congiunto di Mauro Biani e Carlo Gubitosa, attuale come i loro Blog imperdibili, all’insegna dell’Informazione pulita e non purgata.
E Carlo Gubitosa si chiede e ci chiede: “Satira: muore nei quotidiani, rinasce sul web.Dopo “Liberazione”, anche “L’unita’” chiude il suo inserto satirico. Un problema economico o culturale?
Più che rispondere proviamo a continuare nel fare informazione, fosse pure senza alcun Ordine.
Doriana Goracci

“Il sangue che imbrattava il pavimento del pronto soccorso, in realtà non era sangue. Ma pummarola. A’ pummarola napuletana”, ci dice un pizzicagnolo travestito da medico dell’ospedale Shifah che non vuole assolutamente essere citato, è a rischio la sua vita.
“Le vittime negli obitori? non sono corpi umani, sono manichini. Andate a controllare nei negozi del centro. Hamas li ha saccheggiati di manichini e ci ha riempito i cimiteri” Ci dice commosso un commesso che non vuole assolutamente essere citato, è a rischio la sua vita.
“i corpi dei bambini morti? Non erano bambini. Erano dei nani. Degli aguerrittissimi nani da combattimento reclutati dalle brigate Al Qassam” ci dice un beccamorto che non vuole assolutamente essere citato, è a rischio la sua vita.
“Le donne trovate cadaveri sotto le macerie non erano donne, ma mujeaddin di Hamas che avendo saputo preventivamente dell’attacco erano corsi dal barbiere eppoi a farsi un’operazione a Casablanca” ci dice un visagista che non vuole assolutamente essere citato, è a rischio la sua vita.
“Il fosforo bianco in realtà non era fosforo, odorava di eucalipto e veniva buono per farci delle inalazioni. A me ha curato il raffreddore” ci dice un farmarcista che non vuole assolutamente essere citato, è a rischio la sua vita.

Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera, ha molto da insegnare alle nuove leve del giornalismo,col suo articolo pubblicato il 21 gennaio, pure troppo.
Io che non ho mandanti se non una morbosa ricerca della verità, io che non sono un giornalista prefessionista, non scriverò mai per il corrierone, poco male, mi evito di intrattenere relazioni con redazioni che mi imboccano il pezzo, specie quando il boccone è così indigesto.
Per la casacca che indossato durante tutto il massacro, con ricamata non la scritta PRESS ma
bensì l’emblema della mezza luna rossa, dico a Cremonesi che le bugie hanno le gambe corte, in questo caso peggio, ce le hanno amputate.
Anche io posso benissimo trovare persone disposte a dirmi che è stato hamas e non l’esercito israeliano ha sterminare più di mille palestinesi, e vi assicuro che ve ne sono, specie fra coloro che mangiavano nel piatto ricco dai corrotti di Fatah e ora sono a dieta. Sta ad un serio ricercatore distinguere una fonte attendibile da un attentato all’informazione.
Nessuna ambulanza durante questi 3 settimane di tragedia è stata utilizzata da ai miliziani di Hamas e ai loro alleati della Jihad islamica. Ne sono assolutamente certo, perchè sulle ambulanze c’eravamo io e i miei compagni dell’ISM.
Su quella ambulanze abbiamo rischiato la pelle, e un nostro amico paramedico, Arafa, ci è rimasto. 14 paramedici sono stati uccisi. I soldati israeliani sparavano alle ambulanze certi di quello che facevano, ovvero uccidere civili. Non abbiamo mai concesso ad un solo membro dell’almukawama, la resistenza palestinese, di salire a bordo di uno dei nostri mezzi. Quelli che ci provavano, venivavano spintonati giù, anche quando (ed è accaduto ) il guerrigliero era il marito di una donna che portavamo di corsa in una clinica a partorire. All’ospedale Al Quds sono tutti di Fatah. lo sanno pure i muri (le pareti infatti sono tapezzate di Arafat. Neanche una icona di Ahmed Yassin), così come allo Shifa. Al Awada di Jabilia invece parteggiano quasi tutti per il Fronte Popolare. E’ una impresa trovare personale medico pro-hamas lungo tutta la Striscia, prova è che quando Fatah chiamò allo sciopero generale, incrociarono le braccia l’80% dei dottori. Se la resistenza avesse utilizzato gli ospedali come postazioni per combattere i medici li avrebbero fatti evaucare subito, rifiutandosi immediatamente di curare i feriti. Un atteggiamento come quello descritto da Cremonesi nel suo pezzo equivarrebbe ad un suicidio politico per Hamas, e Hamas non vuole suicidarsi, non ha fretta di andare in paradiso, è un movimento ben radicato sulla terra, che desidera ampliare i suoi consensi, quantomeno non disperderli. Scudi umani? A Tal el Hawa durante il massacro io c’ero, e nella zona abita il mio migliore amico, Abu Nader. Suo padre e i suoi amici in effetti sono stati usati come scudi umani, ma non da hamas, bensì dai soldati israeliani che giravano casa per casa a caccia di combattenti (lo hanno già fatto in passato, è una prassi: ).
Il conto delle vittime è possibe dimunisca di qualche decina di unità, come è possibile che invece aumenti. Nel raccogliere i dati che puoi riportavo nelle mie corrispondenze da questo inferno non aspettavo certo l’imboccata di hamas, come non accetterai mai l’imboccata di un giornale quando impone che si scriva contro il movimento radicale islamista per porre in secondo piano l’aberrante massacro appena accaduto. Le mie fonti erano le stesse utilizzate dai giornalisti palestinesi e dagli attivisti per i diritti umani locali: fonti ospedaliere indipendenti. Se poi i morti saranno anche cento in meno, non mi metterò a stappare bottiglie di champagne ne derubricherò questo massacro come meno efferato. Al momento ci pensa l’esercito israeliano a smentire Lorenzo Cremonesi: un suo portavoce ha infatti dichiarato al Jerusalem Post che le vittime palestinesi dell’offensiva “Piombo Fuso” su Gaza sono circa 1.300.
5 giornalisti palestinesi sono stati uccisi durante i bombardamenti, diversi i feriti.
Distrutta la sede della televisione Al Aqsa, il palazzo al centro di Gaza City che ospita Reuters CNN e Al Jazeera più volte attaccato.
Si dice che la verità è la prima a morire durante una guerra.
C’è qualcuno in via Solferino che si cimenta nella profanazione del suo cadavere.
Restiamo umani.
Vik
(PS. un sentito, caldo, palpitante, grazie!, dal mio sanguinante cuore malconcio a tutti coloro che una donato una somma in sostegno ai diritti umani dei palestinesi che coi compagni dell’ISM ci sforziamo di salvaguardare)
Vittorio Arrigoni in Gaza
Blog:
Contatto e donazioni: guerrillaingaza@gmail.com
telefono: 00972(0)59 8378945
siti della missione: http://www.freegaza.org/ e www.palsolidarity.org

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