ENGLARO: 41 SENATORI PD A GOVERNO, FAR LUCE SU PRESSIONI DI SACCONI

“Il governo faccia chiarezza sulle pressioni del ministro Sacconi sul caso Englaro e sulle minacce di chiusura della casa di cura di Udine”. A chiederlo con un'interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociale sono 41 senatori del Pd i cui primi tre firmatari sono Felice Casson, Luigi Pegorer e Ignazio Marino.
“Nella vicenda dolorosa ed emblematica di Eluana Englaro – spiega Casson – l'atto di indirizzo che il Ministro Sacconi ha rivolto ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome ha segnato una pesante interferenza che ha provocato l'interruzione dell'operazione avviata dalla Casa di cura “Città di Udine” per dar corso al decreto della Corte d'Appello di Milano che autorizza l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale nei confronti della Englaro”.
“L'atto di indirizzo – prosegue – fa riferimento ad “atti a loro volta giuridicamente non vincolanti quali un parere del Comitato nazionale di bioetica e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità'', adottata dall'assemblea dell'Onu e, di conseguenza, secondo i legali della famiglia anche “dal punto di vista del contenuto, la lettera non contiene alcuna prescrizione istitutiva di obblighi o doveri, neppure per le Regioni le quali sono solamente «invitate» a provvedere nel quadro della loro autonomia e discrezionalità costituzionalmente garantita”.
“Il caso – spiega – è inoltre arrivato all'esame del Parlamento europeo con tredici eurodeputati dei gruppi Pse, Sinistra unita, Verdi e Alde/Radicali che hanno presentato un'interrogazione alla Commissione europea rispetto all'iniziativa del Ministro italiano Sacconi volta ad impedire l'esecuzione del citato decreto della Corte d'Appello di Milano. Nell'interrogazione si chiede alla Commissione di pronunciarsi sul comportamento del Governo italiano, ritenuto un precedente pericoloso per il mancato rispetto della divisione dei poteri, e di chiarire se il rispetto della volontà del paziente è un diritto fondamentale nelle nostre società democratiche e se non si reputi che il comportamento del Governo italiano rappresenti un precedente pericoloso”.
“Questa triste vicenda – aggiunge Casson – evidenzia una invasione della politica nella sfera delle libertà individuali, oltre a un arretramento in tema di diritti civili e di lesione dei principi fondamentali di libertà e di autodeterminazione di persone che agiscono nel rispetto di quanto stabilito dalla magistratura. Per questo il presidente del Consiglio deve spiegare se riconosca la legittimità dell'atto di indirizzo del Ministro Sacconi, oltre ad indicare quali iniziative il governo intende adottare, al fine di garantire l'attuazione del decreto con il quale la Corte di appello di Milano ha disposto l'interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale di Eluana Englaro, nel rispetto dei principi fondamentali di libertà e di autodeterminazione sanciti dagli articoli 13 e 32 della Costituzione”
“E' inoltre necessario – conclude – che si chiarisca se siano vere le pressioni che il Ministro Sacconi avrebbe rivolto alla casa di cura Città di Udine minacciando la sospensione della convenzione con il Servizio sanitario nazionale e la chiusura della stessa”.

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