EQUIVOCI E FINZIONI ITALIANE

Gli aspetti più rilevanti delle recenti evoluzioni sociali italiane. Evoluzioni iniziate circa 30 anni fa, divenute rapide negli ultimi anni; e che avranno un impatto negativo su: occupazione, conti pubblici e impossibilità di recuperare competitività,…. se niente si fa….

Molti tarli del DNA italiano, recentemente diffusisi, hanno un legame con alcuni grossi equivoci o finzioni sul sistema Italia, il Paese dai doppi scenari:

1° GRANDE EQUIVOCO:

– che una società nazionale possa esistere e funzionare, se per essa non sono mai stati creati pilastri solidi (ad es.obblighi e doveri per i cittadini, diritti; idem per lo stato. Un Patto Sociale chiaro). Si, é vero, ci sono delle leggi…e si para spesso di tanti diritti, senza conclusioni e realizzazione chiara (all' italiana). Ma troppe leggi o diritti sono scritti alla “pressappoco”, cioé poco chiari (non é strano che la giustizia non funzioni). Altre volte le leggi sono teoriche perché sprovviste di adeguati strumenti di applicazione, chiarezza nei ruoli delle persone coinvolte; insomma casino, non struttura organizzata… (V. testi “DNA”, “Favola”; “Metodi e Risultati”);
– siccome una vera società italiana non è stata mai creata, allora ci sono tribù, cordate, correnti, bande, POTERI NASCOSTI. Tutti che troneggiano, combattono fra loro, perché la società nazionale é fatiscente, debole, scassata, talvolta a lungo assente. Ognun per sé. La giungla dei clans e dei loro interessi. Come potrebbe esserci una coscienza sociale, se non si fa educazione sociale ? Tutto è incerto, vago, in mancanza dei pilastri. (Una descrizione dei maggiori pilastri mancanti é nel testo “Colli di Bottiglia”, v. nota)

IL 2° GRANDE EQUIVOCO

Il 2° grande equivoco é che gli uomini che operano nelle istituzioni, spesso mal formati, talvolta amici di referenti potenti, talora capaci ma messi in un angolo perché chi lavora dà fastidio a chi non lavora,…LAVORINO PER IL PAESE… ! NON E' VERO … ! Essi lavorano per il proprio clan o per se stessi, non conoscono altri interessi da difendere…, anche perché in molte istituzioni il controllo del personale è una fatua illusione…, è sempre stato fatto all’italiana……

Essi lavorano nel clima di inefficienza e irresponsabilità totale, da decenni….Hanno sprecato, esaurito, rovinato le risorse che aveva il Paese. Siamo alla frutta; e non c' é dessert..!

GLI SPRECHI DI RISORSE PUBBLICHE CHE ABBIAMO, NON CREDO CHE ESISTANO IN NESSUN PAESE DELLA U.E. Dunque il limite 3 % per deficit/PIL, non si puo’ facilmente tenere, visto che le evoluzioni negative (che aumentano gli sprechi) non si sono arrestate.., i controlli si sono allentati, le capacità professionali dileguate, i valori sono spariti nel sociale, sostituiti dal lassismo. Non sorprende il numero di emergenze sociali, persino nel mondo calcistico. Quale settore della società é immune da corruzione ? E nel Paese non esite una strategia di lotta alla corruzione…..

3° EQUIVOCO

Pensare che, nell' epoca del mercato mondializzato (in rapida evoluzione) una società, rassegnata all' immobilismo, al lassismo, alla complicità per tradizione , per incapacità della classe dirigente pubblica che è stata scelta con criteri di selezione negativi (ci si adatta a tutto, chissene..), ………. , per l’incapacità sociale diffusa fra i cittadini, possa funzionare e veder la propria economia migliorare, é una CONTRADICTIO IN TERMINIS.

4°EQUIVOCO

Supporre che l’ accettazione della corruzione diffusa, dell’ incertezza sociale diffusa, siano compatibili collo sviluppo economico.

5° EQUIVOCO

Credere che la lottizzazione in aumento e la deriva diffusa della mentalità e comportamenti non determineranno la “frana” del sistema Italia a breve termine.

6° EQUIVOCO

Ipotizzare che la demagogia dei politici e la loro ignoranza degli interessi nazionali (e assenza di professionalità ) non abbiano conseguenze sulla loro diminuita capacità di risolvere i problemi enormi del sistema Italia e di colmare i notevoli GAPs rispetto all’ Europa.

7° EQUIVOCO

Supporre che la rarità (o assenza ?) di metodi di lavoro efficienti, di organizzazione, in ambito sociale, sia compatibile con un buon livello dell’ economia italiana.

8° EQUIVOCO

Pensare che che una società, in cui sono stati eliminati i valori dalla vita sociale, possa divenire funzionante ed efficiente. Una società dove i bastoni e le carote sono rari,
ove non ci sono criteri di selezione positivi per creare un’ élite, ma esistono criteri di selezione negativi (comparaggio) per chi prende il potere, é una società fottuta, oggi o domani.

COMMENTO 1

Il successo che acquisiscono facilmente gli emigrati, in tanti Paesi U.E., (sono spesso i più brillanti in Europa); il fatto che gli stessi avevano fatto un buco nell' acqua in Italia, induce a due commenti:
a) la stessa formazione alla vita sociale ed al lavoro ben programmato e di qualità, che molti emigrati acquisiscono in altri Paesi, potrebbe essere distribuita nel proprio Paese (emigrati aiutando); b) se il sistema Italia potesse trarre beneficio da una vita sociale del livello comune in molti Paesi U.E. (F, D, S, B, IRL), l' economia italiana riceverebbe un tale slancio nel giro di pochi anni, da essere seconda solo alla Germania (attualmente la ns creatività, ineguagliata in U.E., non serve a molto, visti i diffusi handicaps e inefficienze sociali).

COMMENTO 2

Un programma serio di europeizzazione del Paese (che é necessario, per allontanare il sottosviluppo) potrebbe portare a livello europeo non solo il funzionamento di attività sociali, ma anche i comportamenti e la forma del pensiero….Attualmente la forma del pensiero, nel sistema Italia é di livello europeo solo quando si tratta di persone che hanno una formazione scentifica. Chi é di formazione non scentifica, in Italia, ha generalmente una limitata capacità di risolvere problemi sociali, di costruire. Forma mentis distructiva….E talvolta una certa disposizione all’inghippo…Che é poi uno dei motivi per cui la società italiana oggi é capace più di distruggere che di costruire, in campo sociale.

COMMENTO 3

L' economia italiana non potrà acquisire competitività senza riportare in auge il LAVORO DI QUALITA', in troppi contesti seppellito. Cosa che non puo' succedere senza reale meritocrazia.

Conclusione

Un Paese non puo' creare occupazione, se i rapporti sociali, la gestione del personale, la modernizzazione delle strutture (talvolta fatta male per incapacità) sono spesso inefficienti. Senno', perché avremmo tanti primati negativi nella U.E. ? Fra le classifiche che ci mettono alla berlina, quella della libertà di commercio mette l’Italia al 60/mo posto !
Un cambiamento della testa dell’Italiano medio è necessario, bisognerà avvicinarsi all’Europa, se si vorrà una società funzionante, che possa creare occupazione…!

Lo Stivale è un adolescente che non è stato mai educato. Il risultato: troppi mettono la mano nella marmellata, credendo di non esser visti. In realtà l’Italiano sociale è cresciuto male, porta ancora i pantaloni corti (infatti non sa fare troppe cose). Ha bretelle di cattiva qualità, i pantaloni gli cadono giù. Ma l’Italiano vorrebbe camminare per le strade europee. Difficile……., molto difficile, è troppo immaturo…..

Colle conseguenze già visibili sulle prospettive economiche. L' immobilismo in uno scenario simile é solo colpevole. Bisogna subito affrontare il problema sociale, coll’aiuto degli espatriati ! ! !

Antonio Greco
angremi@orange.fr

P.S. I testi citati si trovano su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (testi di Antonio Greco, argomento “società”)

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